Svolta “politica” per la giunta Raggi

Escono i “tecnici” Baldassarre, Marzano, Castiglione e Gatta. Entrano Calabrese (Trasporti), Vivarelli (Patrimonio) e Mammì (Sociale). Meleo dai Trasporti al Lavori pubblici

«Oggi avviamo una nuova fase politica che rafforzerà il lavoro della giunta di Roma per la città». Il sindaco Virginia Raggi ha spiegato così la sua “rivoluzione”, dando la notizia anzitutto alla sua squadra di governo in Campidoglio, riunita nella mattina di ieri, 23 settembre. Nella giornata di addii e di deleghe ridistribuite, dalla giunta capitolina escono 4 “tecnici”, per lasciare posto ad assessori di estrazione politica.

La prima a lasciare è Laura Baldassarre, finora alla guida delle Politiche sociali, che sarà sostituita da Veronica Mammì, finora assessore al municipio VII per le stesse materie. Fuori anche Flavia Marzano, che cede le deleghe alla Semplificazione e Pari opportunità direttamente alla prima cittadina. Al Patrimonio e politiche abitative invece al posto di Rosalba Castiglione arriva Valentina Vivarelli, consigliere grillino, presidente della commissione Patrimonio del Campidoglio, a cui andrà, tra le altre cose, la delicata partita degli sgomberi. Cambio al vertice infine anche per quanto riguarda i Trasporti: a occupare la casella è Pietro Calabrese, finora presidente della Commissione mobilità. Per l’ormai ex assessore Linda Meleo c’è l’assessorato ai Lavori pubblici, che viene lasciato libera da Margherita Gatta.

«Dopo aver ristrutturato le fondamenta della macchina amministrativa, benché resti ancora molto da fare, imprimiamo un’accelerazione decisiva per portare a compimento il programma politico sulla base del quale i cittadini ci hanno eletto», le parole della prima cittadina affidate a Facebook. In questa fase, ha sottolineato, «vogliamo che la politica prenda con forza le redini del governo della nostra città». Importante in questi anni, ha riconosciuto, il contributo degli assessori “tecnici”: anche grazie al loro lavoro «in questi tre anni abbiamo rimesso in ordine i conti di Roma Capitale» ed è stato impostato «un metodo di lavoro basato su aggiudicazioni trasparenti dei bandi di gara». Ora «occorre uno scatto politico. Ogni azione deve essere mirata a raggiungere definitivamente gli obiettivi contenuti nel nostro programma di governo. Nei prossimi mesi – ha assicurato Raggi – la nostra visione strategica della città apparirà chiara e tangibile.

«Maturità» è la parola chiave indicata dal sindaco. «Sarà la sfida della maturità che segnerà il nostro processo di crescita – si legge ancora nel lungo post -, anche alla luce del nuovo scenario nazionale. Una sfida coraggiosa, un’assunzione di responsabilità necessaria per riportare i cittadini a essere protagonisti». La giunta, garantisce Raggi, «potrà contare su una rafforzata coesione, che procederà lungo gli assi politici su cui è nato ed è maturato il nostro progetto di governo».

24 settembre 2019