L’omaggio di Trastevere alla Madonna del Carmine

A Sant’Agata la Messa con il vescovo Di Tora per l’investitura dei nuovi membri dell’arciconfraternita. Il 20 luglio la processione della “Madonna Fiumarola”

La famiglia della venerabile arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine in Trastevere si arricchisce di quattro nuovi confratelli effettivi e tre onorari. La cerimonia di investitura si è tenuta ieri sera, martedì 16 luglio, solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, nel corso della Messa presieduta dal vescovo Guerino Di Tora nella chiesa di Sant’Agata. La mantellina marrone e il medaglione raffigurante la Madonna del Carmine, a Trastevere venerata anche come Madonna Fiumarola, sono stati imposti a una consorella e tre confratelli effettivi, tra i quali Guillermo Mariotto designer della maison Gattinoni che lo scorso anno ha “vestito” la statua della Vergine in legno di cedro custodita a Sant’Agata. Il titolo onorifico è stato invece assegnato a Sabrina Alfonsi, presidente del municipio I, a Ezio Falini, già presidente della Confraternita di Sant’Antonio e allo stilista romano Luigi Borbone che ha personalmente disegnato l’abito di quest’anno per la Madonna Fiumarola, che sabato 20 sarà portata in processione per le vie del rione.

La processione segna ufficialmente l’inizio della Festa de’ noantri, orgoglio trasteverino per celebrare la Madonna del Carmelo. Secondo una tradizione risalente al 1535, la statua della Vergine Maria scolpita in legno di cedro fu ritrovata da alcuni pescatori alla foce del Tevere dopo una violenta tempesta. Furono loro a darle l’appellativo di Madonna Fiumarola. Il simulacro fu donato ai Carmelitani della basilica di San Crisogono, a cui si deve il titolo Madonna del Carmine, dove rimase fino al 1890. Per qualche decennio fu ospitata nella chiesa di San Giovanni dei Genovesi prima di essere definitivamente trasferita nella sua sede attuale nella chiesa di Sant’Agata dalla quale ogni anno, il sabato dopo il 16 luglio, la statua, innalzata su una grande “macchina” e sorretta sulle spalle da una ventina di confratelli del Carmine, viene portata in processione per le vie del rione.

Nella sua omelia il vescovo ausiliare ha ricordato che il titolo Madonna del Carmelo risale al profeta Elia e che nel XII secolo per imitarlo alcuni pellegrini si ritirarono sul Monte Carmelo, in Terra Santa, per vivere in forma eremitica la loro vita cristiana. «Ogni anno noi trasteverini rendiamo omaggio alle Vergine con la Festa de ‘noantri – ha detto Di Tora, che risiede nel rione -. La Madonna è Colei che ci conduce a Cristo nostra speranza e nostra forza, che oggi ci richiama alla solidarietà verso coloro che sono nel disagio, nelle difficoltà e verso coloro che vengono da terre lontane. Uno spirito di solidarietà che ha sempre caratterizzato Trastevere».

Durante la celebrazione, alla quale hanno partecipato anche don Emilian Diac, rappresentante della Consulta per la pastorale sanitaria nel Consiglio pastorale, e don Elio Lops, addetto dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, si è pregato per don Giulio Ramiccia, rettore di Sant’Agata e primicerio della venerabile arciconfraternita del Santissimo Sacramento e Maria Santissima del Carmine, ricoverato in ospedale. Al termine della liturgia la statua è stata portata sul sagrato della chiesa per l’omaggio della fanfara della polizia di Stato a cavallo.

17 luglio 2019