Sono circa 20mila le persone in fuga dalla Nigeria, per il recente acutizzarsi delle violenza, soprattutto in alcune aree nordoccidentali, a partire dal mese di aprile. Cercano rifugio e condizioni di vita più sicure in Niger. Proprio per questo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) lavora a stretto contatto con le autorità del Paese, per garantire assistenza di base e registrare i nuovi arrivati. A oggi, più di 18mila persone hanno completato la procedura di registrazione iniziale.

In questa occasione, la recrudescenza delle violenze «non è legata a Boko Haram», affermano dall’Unhcr in una nota, nella quale si esprime preoccupazione per il deteriorarsi delle condizioni di sicurezza. «Le persone starebbero fuggendo per svariate ragioni, fra le quali scontri tra agricoltori e mandriani appartenenti a gruppi etnici diversi, vigilantismo e sequestri a scopo d’estorsione negli Stati nigeriani di Sokoto e Zamfara – si legge nel testo -. Le persone in fuga dalla Nigeria e in arrivo nella regione di Maradi, in Niger, raccontano di avere assistito a episodi di estrema violenza perpetrata nei confronti dei civili, fra cui attacchi con machete, sequestri e violenza sessuale. La maggior parte dei nuovi arrivati è costituita da donne e bambini».

L’insurrezione, ancora in atto, di Boko Haram si era già estesa al Niger nel 2015, dove ha interessato la regione di Diffa. Questa, attualmente, accoglie quasi 250mila persone costrette alla fuga, fra le quali rifugiati nigeriani e sfollati interni. Il Niger ha mantenuto aperte le frontiere, nonostante le violenze ininterrotte in molte regioni al confine con Nigeria, Mali e, di recente, Burkina Faso. Oltre a garantire aiuti ai nuovi arrivati nigeriani, l’Unhcr intende sostenere le famiglie che li accolgono, le quali, nonostante la mancanza di risorse adeguate e la difficoltà di accesso ai servizi di base, hanno sempre mostrato solidarietà nei confronti degli sfollati accogliendoli nelle proprie case.

Dall’inizio del 2018, le violenze di Boko Haram nella regione di Diffa sono aumentate, facendo registrare un numero record di vittime civili senza precedenti a livello locale. Il Niger attualmente accoglie più di 380mila rifugiati e richiedenti asilo provenienti dal Mali e dalla Nigeria, oltre agli sfollati interni. Il Paese, inoltre, ha assicurato rifugio a circa 2.782 richiedenti asilo trasferiti tramite ponte aereo a causa delle condizioni di instabilità in Libia.

29 maggio 2019