Le famiglie verso l’incontro mondiale di Roma 2021

L’annuncio durante la Festa diocesana. 3 giorni di congressi e la Messa finale con il Papa. Attese oltre 40mila persone. Manto: raduno delle associazioni in autunno

Sarà Roma a fare da cornice alla prossima Giornata mondiale delle famiglie, in programma dal 23 al 27 giugno 2021. L’annuncio è arrivato ieri, domenica 5 maggio, nell’ambito della Festa diocesana delle famiglie, al santuario del Divino Amore. Un’occasione «importante, che porterà frutto nella Chiesa e nella nostra diocesi», l’ha definita il vescovo Gianrico Ruzza, segretario generale del Vicariato, che è anche coordinatore del Servizio diocesano per l’Incontro mondiale delle famiglie, istituito in Vicariato.

L’evento, che si realizza con cadenza triennale dal 1994, fu ideato da Giovanni Paolo II e si svolse proprio nella Capitale anche nella sua prima edizione, «con lo scopo di attuare una riflessione profonda sulla famiglia a partire dalla esortazione apostolica “Familiaris consortio”, promulgata
dal Papa santo nel 1981», ha sottolineato Ruzza. Il prossimo appuntamento invece «avrà luogo a 5 anni dall’esortazione apostolica “Amoris laetitia” di Papa Francesco – ha detto ancora il presule -, che oggi possiamo considerare la costituzione di riferimento per la pastorale familiare» per riscoprire, anche alla luce della “Gaudete et exsultate”, «la bellezza dell’amore familiare e del matrimonio come via privilegiata per la santità».

Sono oltre 40mila le persone attese a Roma e che prenderanno parte ai tre giorni di congressi che si svolgeranno nel quartiere Eur e poi alla festa finale delle famiglie, che si concluderà con la Messa presieduta dal Papa; per questo «è necessaria una organizzazione strutturata da parte della nostra diocesi – ha chiosato Ruzza – e per attuarla chiediamo la partecipazione di tutte le associazioni e le realtà familiari e di migliaia di volontari, per garantire una accoglienza autentica». L’auspicio, in
particolare, è quello di «aprire le porte delle case e non tanto delle strutture alberghiere» affinché si realizzi davvero un incontro tra le persone: «Nell’ospitare e nell’accogliere si cresce insieme – ha
evidenziato il vescovo -, per questo l’obiettivo è quello di preparare la nostra città ad essere recettiva perché non si presenti stanca o addirittura “scocciata” all’evento».

Anche per Gianluigi De Palo, presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, intervenuto insieme alla moglie Anna Chiara Gambini, «è importante attivare le reti territoriali coinvolgendo ad esempio le scuole e gli ospedali perché questo Incontro mondiale sarà anche una vera azione politica per dare un insegnamento e un esempio ai nostri figli o ai nostri nipoti», un’occasione da vivere quindi «da protagonisti, mettendo al servizio la nostra fantasia, sentendoci impegnati fin da oggi in quanto debitori di un dono grande, quello della
famiglia, che il Signore ci ha fatto: questa dovrebbe essere la nostra motivazione».

Da parte sua, monsignor Andrea Manto, direttore del Centro diocesano per la pastorale familiare, ha annunciato che «in autunno avrà luogo un raduno delle associazioni familiari e delle famiglie della diocesi per dare il via ai lavori di progettazione ed è in cantiere anche la proposta sperimentale di un catecumenato prematrimoniale che verrà attuata in 3 parrocchie». Ancora, una sottolineatura: «Ci viene richiesta la concretezza dell’impegno fatto anche di piccole cose, giorno dopo giorno, e questo è il cuore della pastorale familiare ordinaria: fare della nostra vita un’offerta, portando il nostro poco con il quale il Signore realizzerà grandi cose».

6 maggio 2019