In scena la storia di Ceferino Namuncurà

Salesiano laico argentino, primo beato indio dell’America del Sud: a lui è dedicato il musical “Il principe della Patagonia”, il 12 aprile al Teatro Viganò

Papa Francesco lo ha proposto come modello di santità nella recente esortazione apostolica “Christus vivit“, frutto del Sinodo dei giovani dell’ottobre scorso, e proprio al beato Ceferino Namuncurà, salesiano laico argentino e primo beato indio dell’America del Sud, è dedicato il musical
“Il principe della Patagonia”, che andrà in scena venerdì 12 aprile al Teatro Viganò, nel quartiere Nuovo Salario. Lo spettacolo, scritto da Tommaso Sbardella e che vede la partecipazione della scuola di danza Crazy gang, ricostruisce la storia del giovane argentino originario di Chimpay e morto di tubercolosi, a soli 18 anni, all’ospedale Fatebenefratelli sull’isola Tiberina, nel 1905.

Dopo avere ricevuto il battesimo nella sua terra a opera di un missionario salesiano, infatti, Ceferino venne a Roma, studiando al collegio salesiano Villa Sora di Frascati con il desiderio di essere ordinato sacerdote per poi tornare a evangelizzare il suo popolo. Dapprima sepolto nel cimitero del Verano, nel 1924 le sue spoglie vennero rimpatriate in Argentina. Nel 2007 è stato proclamato beato dal cardinale Tarcisio Bertone.

«Molto caro alla nostra congregazione – afferma il rettore maggiore dei Salesiani don Ángel Fernández Artime -, Ceferino incarnò in sé le sofferenze, le ansie e le aspirazioni del suo popolo e rappresenta ancora oggi un simbolo: quello della volontà di superare vincoli e limiti con il sostegno della fede». Proprio per questo può essere «un esempio per tanti giovani che a un certo punto della loro vita sentono una chiamata speciale all’impegno sociale e alla solidarietà».

Parte del ricavato della serata (biglietto unico 15 euro) sarà devoluta alla missione delle Suore povere bonaerensi Hogar San Josè di Muniz-San Miguel di Buenos Aires. Per informazioni e prenotazioni: 380.8959825, zefi1218@gmail.com.

5 aprile 2019