Acli: sul reddito di cittadinanza «tempi stretti»

L’associazione lancia l’allarme: «C’è il rischio che all’erogazione dell’assegno da parte dell’Inps non corrisponda alcun tipo di attività, vista l’impasse sui navigator»

Rimangono molti dubbi però – si legge in una nota stampa diffusa oggi, 6 marzo – sui tempi di attuazione delle politiche attive, sia quelle legate al percorso di reinserimento nel mondo del lavoro sia quelle legate al cosiddetto patto di inclusione sociale».

Secondo l’associazione, «c’è il concreto rischio che all’erogazione dell’assegno da parte dell’Inps, che dovrebbe avvenire tra la seconda metà del mese di aprile e l’inizio del mese di maggio, non corrisponda alcun tipo di attività vista anche l’impasse tra Stato e Regioni sui navigator». L’auspicio quindi è che «il Governo, insieme al Parlamento e con l’ausilio di tutti i soggetti chiamati in causa, Regioni, comuni e associazioni di riferimento, possano giungere nel più breve tempo possibile a un accordo che permetta di programmare tutti gli interventi necessari».

6 marzo 2019