Al Tuscolano una stanza dove gli anziani socializzano

L’iniziativa della parrocchia Santa Maria Ausiliatrice: laboratori, incontri, visite guidate e la “Domenica dei nonni”, per favorire l’incontro con i ragazzi. L’ospite più giovane ha 70 anni, la più anziana 98

Sui tavolini caffè, thè e dolciumi. Dagli altoparlanti le note di tarantelle e vecchie canzoni di Al Bano che conoscono a memoria. I meno timidi improvvisano qualche passo al centro della sala mentre altri suonano tamburelli a sonagli. Nella stanza di socializzazione della parrocchia Santa Maria Ausiliatrice, nel quartiere Tuscolano, ogni mercoledì mattina, dalle 10 alle 12, si respira aria di festa. Allestita nel salone parrocchiale, è stata aperta nel 2015 nell’ambito del progetto “Quartieri solidali” della Caritas diocesana e ospita una cinquantina di anziani. La più giovane ha 70 anni, la più anziana 98. Laboratori manuali, teatrali, visite guidate, incontri culturali o con i rappresentanti delle forze dell’ordine che li mettono in guardia dalle truffe. Sono tante le attività organizzate per gli ospiti.

Sulla parete vengono proiettate le immagini del concerto che si è tenuto in chiesa il 22 dicembre scorso. «Quest’anno abbiamo preparato due brani e abbiamo partecipato con i cori parrocchiali al concerto di Natale», dice orgoglioso il responsabile Andrea Mancusi. Inizialmente non è stato semplice coinvolgerli nelle attività. «Molti erano diffidenti – spiega -, non volevano neanche entrare nel salone per pochi minuti, temevano un’invasione nei loro spazi. Con il tempo invece si sono aperti, si è creata una bella armonia e abbiamo scoperto che tra loro ci sono veri e propri talenti». C’è chi sa suonare il pianoforte, chi scrive poesie, chi dipinge, chi restaura, chi balla molto bene. Tanto che oggi vorrebbero incontrarsi più spesso. Il parroco, don Sergio Pellini, ammette che «si sta valutando l’ipotesi di creare altri momenti di aggregazione oltre al mercoledì. Hanno bisogno di socializzare e di sentirsi coinvolti».

L’idea della stanza di socializzazione è nata dopo una missione parrocchiale nel quartiere. Emerse che la maggior parte dei 37mila abitanti erano anziani soli. «Grazie a “Quartieri solidali” è possibile garantire a molti un’assistenza domiciliare leggera – aggiunge don Sergio – ma molti anziani ancora autosufficienti hanno innanzitutto bisogno di contatto umano». Il proposito è quello di incentivare l’incontro con i giovani. Ogni prima domenica del mese si celebra la “Domenica dei nonni” e per l’occasione «i ragazzi della parrocchia organizzano dei giochi – afferma Mancusi -. Vorremmo che questi incontri avvenissero più spesso». Il messaggio dei vescovi italiani per la 41esima Giornata per la vita incoraggia, seguendo gli inviti di Papa Francesco, a costruire un’alleanza generazionale.

«Molti di loro lamentano di incontrare poco i nipoti – interviene don Sergio -. Hanno bisogno invece di raccontare, di ricevere una carezza, di incontrare chi può dar loro coraggio ad affrontare i problemi quotidiani. Il dialogo generazionale passa dall’attenzione che si porge al prossimo». Per il sacerdote l’intento dei vescovi è quello di far comprendere la necessità di «recuperare il rapporto umano. La cultura odierna è quella dell’individualismo e spesso dimentichiamo le persone a noi vicine». Ai giovani, distratti da troppi input, immersi in un mondo virtuale, «bisogna far riscoprire il valore del tempo e del contatto con il prossimo, che arricchisce sempre».

30 gennaio 2019