Conto alla rovescia per la Gmg di Panama

150mila gli iscritti al 43° raduno mondiale, al il via mercoledì 23 gennaio, per concludersi il 27. In programma l’incontro del Papa con i giovani di un carcere minorile e con dei giovani malati di Aids

I primi giovani dall’Italia sono già partiti: stanno arrivando in queste ore a Panama, dove dal 23 al 27 gennaio è in programma la 43ª Giornata mondiale della gioventù con Papa Franesco, alla quale sono iscritti in oltre 150mila. I più numerosi: i giovani argentini, che saranno circa 2mila. Incontrando i giornalisti il direttore ad interim della Sala stampa vaticana Alessandro Gisotti ha riferito della «grande felicità e sano orgoglio» da parte di «un Paese geograficamente piccolo scelto dal Papa» e che «sta già accogliendo tantissimi giovani, in un posto così bello ma che rischiava di essere fuori rotte importanti».

Per Francesco, sarà il viaggio internazionale numero 26, nel quale effettuerà 10 interventi, parlando sempre in spagnolo: 3 omelie, 6 discorsi e un Angelus. E sarà la seconda volta di un Papa nel Paese sudamericano che conta 4 milioni di abitanti, di cui il 93% sono cattolici. Il primo era stato Giovanni Paolo II nel 1983, in occasione di una visita a diversi Paesi dell’area.

Fra i possibili temi che saranno affrontati da Francesco nei suoi interventi Gisotti ha parlato di Oscar Romero – «figura amatissima dai latinoamericani», a pochissimi mesi dalla canonizzazione – e delle migrazioni – «molti dei giovani a cui si rivolgerà il Papa sono migranti: è un popolo giovane, quello di Panama e dei Paesi limitrofi» -. Quanto al tema degli abusi, ha precisato che «non è in programma al momento incontro con le vittime degli abusi». Tuttavia, «ci stiamo avvicinando all’incontro febbraio», ha sottolineato il direttore “ad interim”, «e il Papa si rivolge anche ai giovani che hanno sofferenze, oltre a questa terribile degli abusi: vuole toccare, come dice lui, la carne di Cristo che soffre, anche nei giovani malati di Aids».

Dal punto di visita organizzativo, «tutti i Paesi vicini a Panama sono coinvolti, è un segno molto bello di collaborazione e di riconciliazione – ancora le parole di Gisotti -. Loro ci tengono a dire che non è solo una Gmg di Panama ma anche regionale. È la dimensione di una Gmg che si allarga, che vuole essere non solo di un Paese ma di tutta l’area, di un “popolo fratello”». E non mancheranno, in questa Gmg “di popolo”, due «prime volte» assolute di cui sarà protagonista il Papa: l’incontro con i giovani di un carcere minorile e quello con i giovani malati di Aids, in programma, rispettivamente, il 25 e il 27 gennaio.

Venerdì 25 infatti – giornata che nelle Gmg è tradizionalmente dedicata alla Via Crucis – il Papa si trasferirà in mattinata al Centro de Cumplimento de Menores Las Garzas de Pacora, dove incontrerà 200 giovani detenuti. «Va a incontrare i giovani che non possono partecipare alla Gmg – ha spiegato Gisotti – e per la prima volta in una Gmg la liturgia penitenziale si svolgerà all’interno di un carcere». Poi Francesco, altra prima volta, confesserà alcuni giovani detenuti nei confessionali realizzati da alcuni di loro. Il 27 gennaio, giorno conclusivo della Gmg, dopo la Messa alle 8 di mattina nel Campo San Juan Pablo II al Metro Park – area che può contenere fino a 700mila persone – Francesco si recherà alla Casa Hogar del Buon samaritano, per incontrare giovani disabili e malati di Aids e manifestare così «la sua attenzione ai più deboli e alle sofferenze dei giovani», il commento di Gisotti.

21 gennaio 2019