Ufficio Migrantes Roma, Medicina Solidale e associazione Dorean Dote, insieme per i minori in difficoltà. Italiani e non. Nasce a Roma l’Osservatorio per la tutela e il sostegno dei minori fragili, «grazie all’esperienza vissuta sul campo dalla tre realtà proponenti, soprattutto nelle periferie della Capitale e nei luoghi di maggiore degrado come le occupazioni e i campi rom», spiegano i referenti delle tre realtà. Proprio in questi contesti, «i minori, italiani e stranieri, sono le prime vittime, con condizioni di vita pessime, esposti ad abusi di ogni genere spesso nascosti e sconosciuti». Il primo passo quindi è «un monitoraggio costante degli under 15 con rilevamento dei dati riferiti alle condizioni di vita, la frequenza scolastica, il settore epidemiologico e di salute e l’ambiente familiare».

In realtà l’Osservatorio prende vita proprio per «monitorare tutti i minori fragili della Capitale, italiani e immigrati, e anche per contribuire, in accordo con le istituzioni locali, a pensare e costruire delle politiche e interventi mirati a favore dei minori fragili nella città di Roma». A spiegarlo è il direttore dell’Ufficio per la pastorale delle migrazioni della diocesi di Roma monsignor Pierpaolo Felicolo. «Questa iniziativa – spiega – è nata dal lavoro che ha creato una rete di diverse realtà sociali e mira proprio a mettere in risalto che è lavorando in questo modo che si può essere più efficaci, toccando un aspetto importante che riguarda i migranti più fragili, i minori non accompagnati. Si cerca di venire incontro alle loro esigenze e aiutarli veramente».

Anche la presidente di Medicina Solidale Lucia Ercoli parla di una «urgente necessità di mettere a sistema una rete virtuosa che i tuteli i più piccoli, che ponga al centro dell’attenzione i bambini vulnerabili con le loro concrete e reali esigenze», nata proprio dall’esperienza quotidiana dell’associazione con i bambini vulnerabili, tanto italiani quanto stranieri. «Da anni – aggiunge Massimo Cicillini di Dorean Dote – ci occupiamo di minori in condizioni di fragilità, in particolare di minori rom che vivono nei campi presenti a Roma. La possibilità di mettere insieme forze diverse a beneficio dei minori fragili ci è sembrata un’occasione per costruire un futuro migliore, perché aiutando i bambini si costruisce un futuro migliore anche per la società».

16 gennaio 2019