Da Save the Children arriva un appello a governo e parlamento per affrontare l’emergenza di 1,2 milioni di bambini che vivono in condizione di povertà assoluta. L’organizzazione propone anche il “come”, indicando cinque misure concrete da inserire nella legge di Bilancio sul sostegno alle famiglie con bambini in povertà assoluta, sul contrasto della povertà educativa, sulla scuola e il sistema 0-6 anni. «Lo scenario economico, oggi così critico, non ci esime dal dover mettere al centro la tutela dei bambini e degli adolescenti, soprattutto di quelli che vivono nelle condizioni di maggior disagio, come il milione e duecentomila minori sotto la soglia della povertà assoluta – dichiara Raffaela Milano, direttrice del programma Italia Europa di Save the Children -. C’è la assoluta necessità di rafforzare la rete di intervento sociale ed educativa. Questa è la vera infrastruttura di cui il nostro Paese ha bisogno, e i fondi per l’infanzia dovrebbero essere considerati, in Italia così come in Europa, non come una spesa ma come un investimento indispensabile per lo sviluppo».

Il primo dei cinque passi proposti da Save the Children è il sostegno materiale alle famiglie con bambini in povertà assoluta. Segue l’istituzione di un fondo di contrasto alla povertà educativa; terzo punto: la sicurezza scolastica, con mense gratuite e scuole aperte tutto il giorno nelle aree di maggior disagio. L’elenco prosegue poi con l’invito a sviluppare il sistema educativo da 0 a 6 anni e sostenere la genitorialità; da ultimo, Save the Children esorta a rinnovare l’impegno dell’Italia per i bambini del mondo per salute materno-infantile, nutrizione ed educazione. «È necessario – precisano dall’associazione – che nella definizione del nuovo Reddito di cittadinanza si introduca un criterio di priorità nei confronti delle famiglie con minori in povertà assoluta, a partire dalla constatazione che proprio i minori sono i più colpiti dall’impoverimento: il 12% dei minori è in povertà assoluta, con una incidenza tre volte maggiore rispetto agli over65».

Secondo l’organizzazione, è necessario anche che «non si interrompa ma si potenzi il percorso avviato con il Reddito di inclusione, sostenuto dalla Alleanza contro la povertà di cui Save the Children fa parte, per affiancare al contributo economico il necessario sostegno della rete dei servizi sociali e specifiche misure dedicate ai minori, come la prevenzione della dispersione scolastica, rendendo i minori stessi protagonisti dell’intervento».

23 novembre 2018