Mattarella a Messa ai Santi Apostoli: con le suore e i poveri

Nella basilica dei Santi Apostoli ieri, domenica 1° febbraio, il Presidente Mattarella ha partecipato alla Messa e ha incontrato i poveri che vivono vicino alla chiesa

Nella basilica dei Santi Apostoli ieri, domenica 1° febbraio, il Presidente Mattarella ha partecipato alla Messa e ha incontrato i poveri che vivono nelle vicinanze della chiesa

«Una presenza neanche troppo inattesa – racconta il parroco fra Agnello Stoia sul sito del Seraphicum, la facoltà dei frati Conventuali – in quanto Sergio Mattarella frequenta spesso la basilica a due passi dalla foresteria della Corte Costituzionale a via XXIV Maggio, in altre parole è un nostro parrocchiano. La presenza alla Santa Messa di ieri mattina ha sicuramente rispecchiato il suo stile di grande riservatezza, garbo e signorilità».

La celebrazione delle ore 9 è quella meno frequentata, ancor meno ieri per il freddo e il blocco del traffico; in basilica c’erano solo una quindicina di persone, tra cui le suore, con le quali si è intrattenuto al termine della Messa chiedendo loro di pregare perché possa essere uno “strumento per il bene del Paese”, e i poveri che hanno parlato direttamente con il presidente.

Marco e Victoria sono due di loro, spiega il sito del Seraphicum. Hanno parlato al Presidente Mattarella in modo molto franco, chiedendogli espressamente di non dimenticare le persone bisognose, richiesta alla quale Mattarella ha assicurato come si tratti della sua principale preoccupazione, come aveva detto appena ricevuta la notifica della sua elezione dalla presidente della Camera Laura Boldrini.

«Il presidente è entrato accompagnato da una sola persona – aggiunge fra Agnello Stoia -, il celebrante fra Nicola Rosa lo ha visto e ha aggiunto un apposito pensiero nella preghiera dei fedeli: “Preghiamo per il neoeletto presidente e per chi è chiamato al ruolo di amministratore affinché le sue scelte pongano al centro la dignità della persona dal più povero al più umile, fino a chi vive nel modo più agiato”, impartendo poi al termine la benedizione di san Francesco. Ma quello che è stato più significativo è l’incontro con le persone bisognose che sono sempre dinanzi alla basilica e con le quali il presidente si è intrattenuto per ascoltare le loro richieste. Forse il segno più bello in tutto ciò è che a Santi Apostoli siano stati i poveri a fare gli onori di casa al nostro parrocchiano divenuto presidente della Repubblica. Un segno di speranza che qualcosa possa davvero cambiare».

A poche ore dal suo giuramento, con il quale entrerà nel pieno dell’esercizio della sua carica istituzionale, i frati minori conventuali tornano a invocare sul presidente e su tutti i cittadini la benedizione di san Francesco, patrono d’Italia.

2 febbraio 2015