Mirilli, lo stupore che conduce alla gioia
Presentato in parrocchia l’ultimo libro del parroco del Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi. La prefazione firmata da Papa Bergoglio: «Incontrare il Signore per gioire pienamente»
«Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena». Cosa è la vera gioia di cui parla Gesù? Qual è il segreto per raggiungerla? Don Maurizio Mirilli, parroco del Santissimo Sacramento a Tor de’ Schiavi, offre spunti di riflessioni nel suo libro “Un briciolo di gioia… purché sia piena” edito da San Paolo. Presentato venerdì 16 novembre in parrocchia, il volume si pregia della prefazione di Papa Francesco il quale mette in evidenza che ogni uomo desidera nel profondo vivere un’esistenza colma di gioia. Ma non una gioia «effimera, passeggera e vana che va a braccetto con la mondanità e il consumismo». L’ambizione comune è quella di giungere alla gioia autentica di cui parla il testo. Una serenità, scrive Bergoglio «che riempie il cuore dell’uomo, quando si è amati e si ama sul serio, quella che Gesù ci ha lasciato in dono attraverso la sua vita e il suo insegnamento». Il Pontefice conclude auspicando che attraverso le pagine del libro possa «crescere in qualcuno il desiderio di incontrare il Signore per gioire pienamente».
Nel corso della presentazione don Maurizio ha svelato l’aneddoto che ha portato alla prefazione scritta da Francesco. Il 6 maggio scorso il Papa ha visitato la parrocchia e benedetto la casa famiglia che ospita ragazzi con disabilità. Al termine della visita il sacerdote gli ha donato la bozza del libro. Sorridendogli Bergoglio gli ha chiesto se voleva che scrivesse la prefazione. All’imbarazzo del sacerdote, consapevole degli innumerevoli impegni del Papa, gli ha risposto che l’avrebbe scritta se gli avesse inviato una sintesi. «Stava andando via – ha raccontato don Maurizio -. È tornato indietro preoccupandosi di come e tramite chi gli avrei fatto recapitare il manoscritto. In soli quattro giorni mi ha fatto avere la prefazione».
Per spiegare come ambire alla gioia piena il sacerdote negli undici capitoli del testo prende in esempio brani fondamentali del Vangelo e ha rimarcato che «la porta d’ingresso alla gioia» è la predisposizione personale allo stupore. «Possiamo gioire solo nella misura in cui siamo capaci di aprirci al dono» ha affermato, riconoscendo che forse i cristiani hanno dimenticato per esempio il dono del Natale. «Forse anche noi preti abbiamo istituzionalizzato questo meraviglioso evento del quale non siamo più capaci di stupirci». Altro requisito fondamentale per godere della vera gioia è l’umiltà alla quale educa Cristo.
Durante la serata, moderata dalla giornalista Rai Benedetta Rinaldi, l’attore Giovanni Scifoni ha letto alcuni brani del libro nel quale don Mirilli confessa le sue fragilità ma anche la gioia che prova come prete. Gioia, ha detto il vescovo del settore est Gianpiero Palmieri, che «ognuno di noi può riscoprire dall’incontro con Gesù. Le situazioni esterne possono condizionarci ma non fino al punto da perdere la gioia dello spirito di Dio dentro di noi». Come a Zaccheo e al paralitico, a tutti è «concesso sperimentare la vera gioia che nasce dall’incontro con Gesù», ha concluso.
19 novembre 2018