La testimonianza di un migrante honduregno alla frontiera del rio Suchiate, tra il Guatemala e lo stato messicano del Chiapas, raccolta dal padre scalabriniano Mauro Verzeletti – direttore della Casa del Migrante di Città del Guatemala -, racconta il momento difficile che sta vivendo la carovana che si è messa in moto dall’Honduras verso gli Stati Uniti. «Da quattro ore stanno usando gas lacrimogeni. Li spargono dall’elicottero. Sparano con i proiettili di gomma e una persona è stata uccisa», riferisce l’uomo giunto nei giorni scorsi alla frontiera del rio Suchiate, tra il Guatemala e lo stato messicano del Chiapas.

Dopo il passaggio della prima carovana di honduregni, una settimana fa, la polizia federale messicana sta ora opponendo molta più resistenza, non solo sul ponte internazionale ma anche sul fiume, “occupato” da numerosi motoscafi della Polizia, che pattugliano il confine 24 ore su 24. Così domenica 28 ottobre il gruppo di migranti presente alla frontiera, con l’intento di formare una seconda carovana, ha forzato il confine presidiato dalle guardie. Ne è nato uno scontro, con la successiva reazione.

30 ottobre 2018