Aborto, Comunità Papa Giovanni XXIII: «Legge 194 non è intoccabile»

Il presidente Giovanni Paolo Ramonda commenta le parole pronunciate da Papa Francesco sull’aborto. Il dispositivo di legge «non solo è ingiusto ma non è nemmeno applicato, nella parte che prevede sostegno alle donne»

Dopo le parole pronunciate da Papa Francesco sull’aborto nella catechesi di ieri, 10 ottobre, in piazza San Pietro, il presidente della Comunità Papa Giovanni XIII Giovanni Paolo Ramonda torna a parlare della legge 194. E lo fa definendola non solo «ingiusta, perché consente la soppressione di un essere umano», ma «nemmeno applicata nella parte in cui si prevede il sostegno alle donne, che sono così private dei loro diritti».

L’articolo 2 del dispositivo di legge prevede infatti, «o meglio prevederebbe», sottolinea Ramonda, che «i consultori devono contribuire a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza». Questo, prosegue, «è quello che fanno molte associazioni a favore della vita, come la nostra. La legge 194, come tutte le leggi, non è intoccabile. Si può migliorare al fine di favorire la nascita dei bambini: sono 85mila ogni anno quelli che mancano all’appello».

L’argomento era tornato alla ribalta già nei giorni scorsi, in seguito alla vicenda della mozione a favore della vita approvata dal Comune di Verona. Dal successore di don Oreste Benzi alla guida dalla Comunità arriva ora un invito a «tutti i politici, locali e nazionali», che si occupano delle tematiche legate al tema: «Perché non venite ad incontrare le mamme che sono riuscite ad evitare l’aborto grazie alla presenza di volontari che le hanno accompagnate e hanno offerto loro un sostegno anche economico? Sono felicissime, soprattutto quando guardano i loro figli».

La Comunità, prosegue Ramonda, «è pronta a condividere la propria esperienza con chiunque abbia a cuore la vita delle madri e dei loro piccoli». Dal 1997 la realtà fondata da don Benzi opera al fianco delle donne che vivono una maternità difficile, accompagnando le gestanti a rimuovere le cause che le porterebbero ad abortire. A loro e a tutte le future mamme in difficoltà dedica anche il numero verde 800.035.036: uno strumento in più «per le maternità difficili». Un “luogo” in cui chiedere e ottenere ascolto e l’aiuto necessario.

11 ottobre 2018