Rilasciato ieri, 5 settembre, il sacerdote rapito in Nigeria nella sera di sabato 1° settembre. A rilasciare la notizia alla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) è padre Clement Abobo, cancelliere della diocesi di Warri, nel sud della Nigeria, dove era diretto per celebrare la Messa della domenica mattina il sacerdote preso in ostaggio, padre Christopher Ogaga, parroco dell’Emmanuel Catholic Church di Oviri-Okpe, nello Stato del Delta. I rapitori, riferisce il religioso, avevano chiesto un riscatto di 15 milioni di naira, pari a circa 36mila euro. «Non appena hanno capito che nessuno avrebbe pagato, lo hanno lasciato libero».

Durante il sequestro, assicura padre Abobo, padre Ogaga «non è stato picchiato ma è stato  tenuto tutto il tempo all’esterno sotto la pioggia, senza cibo né acqua. Ora sta bene ed è ovviamente felice di essere stato rilasciato». Immediati i controlli in ospedale. Nessun movente di natura religiosa, dunque: «Si è trattato semplicemente di un rapimento a scopo di riscatto, come purtroppo accade molto frequentemente in quest’area». L’unico timore è che i colpevoli non siano mai catturati. «Il governo dovrebbe assicurarsi che i rapitori siano assicurati alla giustizia, invece non fa nulla, specie quando l’ostaggio viene liberato. Se si favorisce il clima di impunità, i sequestri avverranno ancor più frequentemente».

6 settembre 2018