Tertio Millennio Film Fest: al centro il tema dei giovani

La XXII edizione a Roma dall’11 al 15 dicembre, presentata a Venezia in occasione della 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica. Don Milani (Feds): «Crediamo nel dialogo tra le persone»

I giovani, i loro valori, il loro mondo e «le difficoltà che devono fronteggiare nella società moderna». È dedicata a loro la XXII edizione del Tertio Millennio Film Fest, in programma a Roma dall’11 al 15 dicembre, presentata ieri, 3 settembre, a Venezia, in occasione della 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica. A illustrare le novità della rassegna, monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione ente dello spettacolo (Feds), che organizza l’appuntamento, con il patrocinio di Pontificio Consiglio della cultura e del dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.

«Crediamo nel dialogo tra le persone nelle nostre società ormai multietniche e sfaccettate – le parole di don Milani -. Il dialogo interreligioso diventa espressione artistica, con un linguaggio vicino alle persone. Quest’anno introduciamo il tema dei giovani, seguendo le orme di Papa Francesco». Lanciato anche il concorso per cortometraggi che anche quest’anno accompagnerà la manifestazione. Il tema è, appunto, quello dei giovani e per questo motivo anche la giuria del contest sarà composta da ragazzi esponenti delle varie confessioni religiose. Confermata la rassegna dei lungometraggi, gli RdC Awards oltre ad eventi con registi e ospiti illustri. Presentato anche il nuovo sito istituzionale del Tertio Millennio Film Fest, con la raccolta di tutte le edizioni precedenti, sin dal lontano 1997.

Per Claudia Di Giovanni, delegata Filmoteca Vaticana, la rassegna – con la direzione artistica di Marina Sanna – «è un’occasione per confrontarsi con altre religioni. I nostri film sono pieni di messaggi, universali». Il tema della religione, ha aggiunto Lafram Yassine, presidente dell’Ucoii, «è un tema scottante, ed è importante che esista un Festival che vuole unirci tutti in una grande famiglia. Comunicare è un dovere, è l’alternativa ai nostri conflitti quotidiani».

4 settembre 2018