Carlo Acutis ha vissuto in grado eroico le virtù cristiane. Lo riconosce da ieri, 5 luglio, la Chiesa, attraverso il decreto della Congregazione delle cause dei Santi autorizzato da Papa Francesco. Nato il 3 maggio 1991 a Londra, in Inghilterra, e morto a Monza il 12 ottobre 2006. a soli 15 anni per una leucemia fulminante, Carlo Acutis era un adolescente impegnato nella scuola, pieno di amici e grande appassionato di computer. I suoi interessi spaziavano dalla programmazione al montaggio di film, dalla creazione di siti web a giornalini di cui curava redazione e impaginazione, fino ad arrivare al volontariato con i più bisognosi, con i bambini e con gli anziani.

Acutis mise al servizio del Vangelo e della Chiesa le sue capacità informatiche: attraverso internet e i social network portò Gesù tra i suoi coetanei e tra quanti venivano a contatto con lui. Un modo nuovo di fare evangelizzazione, che lo pone come modello di riferimento per quanti operano nel mondo della comunicazione sociale. “Tutti nascono come originali ma molti muoiono come fotocopie”: questo il motto che lo accompagnava nella relazione con le persone, che considerava sempre come esseri unici e irripetibili. L’amore all’Eucaristia e alla Vergine Maria, i cardini della sua vita: «L’Eucaristia – diceva – è la mia autostrada per il cielo».

A ricordare il giovane dichiarato venerabile è il vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino Domenico Sorrentino, che segnala come «il cimitero di Assisi, dove egli è sepolto, in questi anni, è diventato, intorno alla tomba di Carlo Acutis, un piccolo luogo di pellegrinaggio da tante parti d’Italia e anche dall’estero». Da lui, per il presule, una testimonianza forte: il messaggio che «la santità non è una realtà lontana. È possibile a tutte le età. È nient’altro che il quotidiano trasfigurato dalla bontà e dalla preghiera. È un cammino di gioia profonda e vera, che sa anche fare i conti con la sofferenza e con la morte, senza che si spengano la pace e la letizia del cuore». Sulla possibilità di trasferire il corpo del giovane in una chiesa il presule dice di aver «ritenuto mio dovere di prudenza aspettare i tempi della Chiesa. Ora essi sono arrivati. È provvidenziale – conclude il vescovo – che la “venerabilità” di Carlo Acutis sia stata decretata da Papa Francesco nell’imminenza del Sinodo dei giovani».

L’iter canonico per l’introduzione della causa, promossa dalla diocesi di Milano, era stato approvato dalla Conferenza episcopale lombarda (Cel) il 15 febbraio 2013. Il 24 novembre 2016 il cardinale Angelo Scola, allora Arcivescovo, aveva presieduto la chiusura del processo diocesano.

6 luglio 2018