All’indomani della «violenta eruzione» del Volcán de Fuego, circa 35 chilometri a sudovest di Città del Guatemala, che nella notte tra domenica 3 e lunedì 4 giugno ha devastato le zone limitrofe fino a paventare l’ipotesi di circa 3mila persone rimaste sotto le ceneri – oltre ai 69 morti già accertati -, Papa Francesco indirizza un telegramma di cordoglio al nunzio apostolico del Guatemala monsignor Nicolas Henry Marie Denis Thevenin, tramite il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.

Il pontefice si dice «profondamente rattristato» dalla notizia e offre preghiere «per l’eterno riposo dei morti» e «per tutti coloro che soffrono le conseguenze di questo disastro naturale», soprattutto «i familiari che piangono la perdita dei propri cari». Ancora, il Papa esprime la sua «vicinanza spirituale ai feriti e a coloro che lavorano instancabilmente per aiutare le popolazioni colpite» e chiede al Signore «che sparga su di loro i doni della solidarietà, della serenità spirituale e della speranza cristiana».

5 giugno 2018