De Donatis e Krajewski, «esempi di Chiesa in uscita, vicini agli ultimi»

Attraverso il responsabile sanitario Lucia Ercoli, l’associazione Medicina Solidale esprime gratitudine per la scelta del Papa di creare cardinali il suo vicario per Roma e il suo elemosiniere. «Un segnale importante»

«Un segnale importante per noi, che ci spinge a proseguire con maggiore intensità nella nostra missione di essere Chiesa in uscita nelle periferie esistenziali». Attraverso il responsabile sanitario Lucia Ercoli, l’associazione Medicina Solidale esprime gioia e gratitudine per la notizia della nomina a cardinali dell’elemosiniere pontificio Konrad Krajewski e dell’arcivescovo vicario per la diocesi di Roma Angelo De Donatis.  «In particolare padre Konrad, così vuole essere chiamato, ci è sempre stato accanto con l’invio di medicinali, alimenti e vestiti per i poveri delle periferie romane e anche per i campi rom e per le occupazioni dove vivono in stato di grande disagio migliaia di bambini», riferisce Ercoli. Grazie all’incontro con lui, «abbiamo compreso meglio cosa significhi la Chiesa in uscita, vicina ai poveri e agli emarginati; grazie a lui siamo stati accolti presso il colonnato di San Pietro per dare vita agli ambulatori di cure primarie rivolti a chi non può più permettersi cure nella città di Roma».

La stessa soddisfazione è per la notizia della consegna della berretta cardinalizia a monsignor Angelo De Donatis, «così attento ai bisogni della sua diocesi, in particolare a quanti soffrono particolari condizioni di fragilità e solitudine esistenziale». Proprio a loro infatti l’associazione si dedica da oltre 13 anni, assistendo le persone in stato di disagio con gli ambulatori di strada, da Tor Bella Monaca al colonnato di San Pietro.

22 maggio 2018