Parla di «terribili e mortali violenze» Ruper Colville, portavoce dell’Ufficio dell’Alto Commissariato Onu per i diritti umani, a proposito della giornata di ieri, 14 maggio, a Gaza, in occasione dell’apertura della nuova sede dell’ambasciata Usa a Gerusalemme. E fornendo il bilancio degli scontri – «59 palestinesi uccisi e 1.360 feriti con proiettili veri dalle forze di sicurezza israeliane» – denuncia che Israele «impedisce ai dimostranti feriti di uscire da Gaza per farsi curare» e che “le regole «le regole sull’uso della forza secondo il diritto internazionale, ripetute molte volte, sembrano essere state ignorate. Sembra che chiunque possa essere ucciso o ferito a colpi di arma da fuoco: donne, bambini, addetti stampa, primi soccorritori, e a qualsiasi distanza fino a 700 m dalla recinzione».

Colville riferisce di attacchi portati dai manifestanti palestinesi con pietre e bottiglie molotov, ai quali i soldati israeliani hanno risposto «con gas lacrimogeni, proiettili di plastica e vari tipi di munizioni vere, alcune capaci di provocare ferite orribili e invalidità permanenti». Una «forza letale», ricordano dall’Ufficio delle Nazioni Unite, che può essere utilizzata «solo come ultimo ripiego, e solo quando c’è una minaccia immediata di morte o di una lesione grave». E «un tentativo di avvicinarsi, attraversare o danneggiare la recinzione non costituisce una minaccia di morte o di lesioni gravi e dunque non sono motivi sufficienti per usare munizioni vere. Questo è anche il caso di pietre e bombe molotov lanciate da lontano verso le forze di sicurezza protette da postazioni di difesa».

Dal portavoce Onu arriva infine anche la richiesta di indagini indipendenti e trasparenti in tutti i casi di decesso e lesioni dal 30 marzo: proprio a partire da quel giorno infatti «112 palestinesi, inclusi 14 bambini, sono stati uccisi e migliaia feriti. Siamo estremamente preoccupati per quello che potrebbe accadere oggi e nelle prossime settimane», conclude Colville, rinnovando l’invito alla «massima moderazione».

15 maggio 2018