In occasione del 50° anniversario della fondazione della Comunità Papa Giovanni XXIII, sabato 12 maggio le Case famiglia dell’associazione voluta da don Oreste Benzi aprono le porte, in tutta Italia, per il loro primo open day. Coinvolte 50 famiglie di 50 città diverse, presenti in 35 province di 15 regioni, dalla Sicilia al Piemonte: dalle 15 alle 19, dunque, accoglienza a 360 gradi per chiunque voglia conoscere e capire come si vive in queste realtà.

Non si tratta di strutture residenziali, precisano dalla Comunità, ma di strutture «affettive, dove non ci sono operatori e utenti ma papà e mamme che mettono la loro vita totalmente a servizio di chi ha bisogno di essere accolto, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno». Il presidente dell’associazione Giovanni Paolo Ramonda – che è anche papà di Casa famiglia, dove vive insieme alla moglie Tiziana – ricorda che «don Oreste Benzi è stato l’inventore delle Case famiglia e solo una casa in cui la convivenza è imperniata su un’intensa e incondizionata relazione affettiva è una vera casa famiglia, come don Benzi l’ha intesa e voluta. Da 50 anni, in Italia e in 40 Paesi del mondo – prosegue – apriamo le nostre porte e diamo una famiglia a chi non ce l’ha. Non solo bambini ma anche adulti, ragazzi che escono dalle dipendenze, ex prostitute, senza fissa dimora. Insomma tutti. La famiglia è il luogo dove curiamo non solo i nostri accolti ma anche noi stessi. Perché è la risposta al bisogno innato di relazione che abbiamo».

L’open day arriva nell’anno in cui la Comunità celebra i 50 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1968, e sceglie la vicinanza con la Giornata mondiale della famiglia, indetta il 15 maggio dall’Onu, «per celebrare la peculiarità del suo modello di accoglienza e lanciare la campagna sulle cCse famiglia con l’hashtag #iosonofamiglia». Al momento in Italia sono presenti 201 Case famiglia della Papa Giovanni, che accolgono 1.283 persone di tutte le età e di tutte le provenienze. Altre 50 sono le strutture nate all’estero.

9 maggio 2018