Sostenere la genitorialità, impegno per accompagnare l’educazione

L’importanza di creare spazi in cui papà e mamme possano riflettere e confrontarsi, essere confermati in ciò che fanno di buono. Essenziale prendersi cura di sé

Nella società odierna, tra ritmi estremamente veloci, relazioni liquide, sempre maggiore stress, comunicazione rapidissima, bullismo e cyberbullismo, esplosioni emotive molto frequenti e relativismo dei valori, sembra sempre più difficile svolgere il compito di essere un “buon genitore”. Sapendo che non esiste alcuna ricetta per essere “genitori perfetti”, oggi risulta molto importante creare spazi in cui i genitori possano fermarsi a pensare e sentire, confrontarsi ed essere confermati in ciò che fanno di buono.

Ad oggi i genitori hanno estremamente bisogno di sviluppare metodi di problem solving al fine di affrontare le sfide che la nostra società e cultura pongono loro davanti, costruendo contemporaneamente la loro autostima – credenze relative a ciò che sono e non sono – e la loro autoefficacia – credenze relative a ciò che sanno e non sanno fare -.

È importante quindi comunicare ai genitori che, se manifestano un atteggiamento positivo ed accogliente verso sé e verso gli altri, al di là dei possibili errori educativi commessi, crescono figli sani (R. Mastromarino), come la loro natura intrinseca vuole. Negli spazi orientati al lavoro sulla genitorialità, risulta di fondamentale importanza informare i genitori e promuovere consapevolezza riguardo ai bisogni che i figli sperimentano nelle diverse fasi evolutive e le varie funzioni genitoriali richieste nei diversi momenti di vita del ciclo familiare.

L’educazione dei figli implica che essi imparino ad usare il proprio pensiero, le proprie emozioni ed il proprio comportamento in modo da poter essere responsabili di sé e poter affrontare positivamente le problematiche diverse che ogni vita, a modo suo, propone. I genitori necessitano di prendere contatto con i propri bisogni, sia individuali che coniugali, e di poter rispondere ad essi, per come riescono, al fine di ricaricare le batterie e così riuscire a portare a termine il loro difficile compito di genitori. Il prendersi cura di sé per un genitore è necessario quanto il respirare l’ossigeno per ogni essere umano; i genitori che sanno prendersi degli spazi per sé sono capaci di avere buona cura dei loro bambini ed offrono loro un modello valido, che per loro sarà molto utile nella propria crescita e nella futura genitorialità.

Oltre alle pesanti fatiche, la genitorialità offre l’importante opportunità di risperimentare con i propri figli i diversi cicli di vita che ogni genitore ha vissuto da piccolo (P. Levin), potendo tornare su importanti tematiche e bisogni non pienamente soddisfatti con le risorse che ogni genitore ha sviluppato con la sua crescita, e di conseguenza poter rivedere e rielaborare tematiche e poter rispondere in modo più completo ai propri bisogni. Corsi e spazi d’incontro per genitori sono ottime realtà per costruire una rete di sostegno tra i genitori, per promuovere lo sviluppo di relazioni sane e positive ed incrementare benessere senza la necessità di ricorrere agli specialisti del settore.

Nel nostro consultorio, quando ci vengono fatte richieste specifiche, attiviamo degli incontri o dei percorsi per genitori costruiti specificatamente per ogni gruppo che si costituisce. In questi anni sono stati attivati diversi corsi su tematiche specifiche come: i rischi dell’educazione, le regole, l’autostima dei figli, la cura di sé come genitori, la comunicazione efficace, la gestione dei conflitti in famiglia. Prendersi cura dei genitori significa spesso lavorare nel campo della prevenzione e della promozione delle risorse, con la possibilità di rilevare quando i genitori hanno bisogno un aiuto specialistico, potendo intervenire prontamente su orizzonti di rischio.

“Non lasciamoli soli” allora significa, nella società e cultura di oggi, accompagnare i genitori nel realizzare il progetto intrinseco della famiglia, e cioè la generatività. Quindi sostenere i genitori e la famiglia oggi si declina nel «donare – citando Bombardieri – parole vere, sguardi amorevoli, richiami fermi e gesti di attenzione. Significa aiutare con motivazione e professionalità, sapendo che la famiglia resta il campo base da cui i figli partono per la propria crescita ed evoluzione». (A cura di Raffaele Mastromarino, psicoterapeuta, e Andrea Vignoli, dottore in Scienze psicologiche)

26 marzo 2018