Bertagnolli-Casal, coppia d’oro ai Giochi paralimpici di Pyeongchang

I due sciatori trentini, dopo il bronzo e l’argento, completano il set di medaglie conquistando anche quella più ambita, nello slalom gigante. 8 anni dopo l’oro di Francesca Porcellato a Vancouver

E sono tre: dopo il bronzo e dopo l’argento, ecco anche la medaglia d’oro. Come nelle migliori favole, si completa il sogno paralimpico di Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal: freschi della loro giovinezza (in due non arrivano neppure a 38 anni), sciano come meglio non avrebbero potuto fare in entrambe le manche dello slalom gigante maschile di categoria visually impaired e si mettono al collo la medaglia più bella. Otto anni dopo il successo nello sci di fondo di Francesca Porcellato a Vancouver 2010, l’Italia delle Paralimpiadi invernali ritorna sul gradino più alto del podio, e lo fa grazie ad una coppia che ha dimostrato sulla pista una potenza e una saggezza agonistica che non ti aspetteresti da due atleti poco più che diciottenni. Due atleti e due amici: compagni di scuola, Fabrizio è l’atleta guida di Giacomo, atleta ipovedente.

Sulle nevi del Jeongseon Alpine Centre, la giornata del 14 marzo si era messa bene per loro fin dal primo mattino, con il miglior tempo nella prima manche con il tempo di 1:05.12. Distacchi notevoli per tutto il resto del gruppo, con le due coppie slovacche costrette ad inseguire: Haraus e Hudik (oro il giorno precedente in supercombinata) staccati di 3 secondi e 19 centesimi (1:08.31), Krako e Brozman (oro in supergigante) a 3 secondi e 37 centesimi (1:08.49). Con tutto questo vantaggio, fare una seconda manche di controllo? Nemmeno per sogno. I due azzurri sfilano dal cancellato di partenza e scendono nuovamente a ritmo altissimo, tanto da far segnare il miglior tempo finale anche nella seconda prova. Il risultato finale vede Bertagnolli – Casal chiudere nel tempo di 2:10.51, con un vantaggio addirittura superiore ai cinque secondi su Krako – Brozman (2:15.59), medaglia d’argento, e sui canadesi Marcoux – Leitch (2:17.51), medaglia di bronzo.

«In camera avrò un bel medagliere – dice Giacomo Bertagnolli -; ci siamo impegnati tanto, e sinceramente non pensavo che sarei riuscito a vincere tre medaglie, anche se questo era il nostro obiettivo sin dall’inizio. Abbiamo avuto il merito di crederci fino in fondo». «È un’emozione incredibile che non pensavo di vivere – gli fa eco la sua guida, Fabrizio Casal -: vincere questa medaglia rappresenta il coronamento di tanto lavoro. Già dalla prima manche siamo partiti con una grande determinazione, riscattando la prestazione del giorno prima». «Questi ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario – osserva il presidente del Cip Luca Pancalli -: hanno l’età di mio figlio, sono sul tetto del mondo e se la sono meritata tutta. Giacomo e Fabrizio sono un esempio dell’Italia che vince».

Con la medaglia d’oro conquistata da Bertagnolli – Casal, l’Italia scala qualche posizione nel medagliere dei Giochi: sono quattro finora i podi conquistati nel corso della Paralimpiade di Pyeongchang. Oltre alle tre medaglie della coppia di sciatori trentini in discesa libera, supergigante e gigante, c’è anche l’argento di Manuel Pozzerle nello snowboard.

Bravi anche gli altri azzurri impegnati nella stessa giornata. Nella categoria sitting, Renè de Silvestro è autore di un’ottima seconda manche (1:08.55) e ottiene l’ottava posizione finale con il tempo totale di 2:19.11. Primo gradino del podio per il norvegese Pedersen (2:13.45), secondo per lo statunitense Walker (2:13.79), terzo per il polacco Sikorski (2:15.90). «Sono soddisfatto della mia gara, ho sciato bene – afferma de Silvestro -, era giusto attaccare. Non ho nessun rammarico». Nella categoria standing, anche Davide Bendottirecupera sei posizioni rispetto alla prima manche e chiude 19esimo. Il lombardo scia in 1:12.61 (2:26.82 complessivo). Oro allo svizzero Gmur (2:12.47), argento all’atleta NPA Bugaev (2:13.49), bronzo al canadese Guimond (2:13.67).

15 marzo 2018