Educazione dei figli adolescenti, a rischio la tenuta di coppia

La psicologa e psicoterapeuta Natalia Perotto racconta l’esperienza di Marco e Lucia, genitori di due ragazzi, il cui rapporto di coppia è stato messo a dura prova dall’incapacità di attuare una strategia educativa efficace

L’ingresso nell’adolescenza dei propri figli, pur essendo una fase attesa e il più delle volte temuta, è un momento che segna fortemente i genitori. L’adolescenza del proprio figlio spesso è molto diversa da quanto descritto sui libri, internet e persino dalle esperienze di chi ci è passato prima, rendendo le previsioni fatte inadeguate e spesso fuorvianti. Dopo la dura battaglia con i figli di 2 anni, poi l’ingresso a scuola, ogni genitore ha alle spalle un’esperienza di 10 anni che permette di dire: «Conosco mio figlio e so cosa aspettarmi da lui». Questa conoscenza riguarda vari aspetti: la cura della stanza dove dorme; l’attenzione alla propria igiene personale; il rispetto delle regole e di ciò che i genitori dicono. Purtroppo, e senza preavviso, tutto questo cambia con l’ingresso alla pre-adolescenza e poi all’adolescenza.

Di fatto, i genitori del ragazzo o ragazza si trovano ad interagire con una persona che sembra non conoscano e che si comporta in maniera diversa e spesso lontana da quanto si era raggiunto verso la fine delle elementari. È come se, dopo una lunga salita, finalmente si raggiunge un piano che sembra la vetta della montagna e ci si può rilassare, ma tutto ad un tratto ci si rende conto che era solo un piccolo altopiano e che la salita continua. Questa è la situazione di Marco (50 anni) e Lucia (45 anni) che vengono in consultorio per un sostegno di coppia: hanno grosse difficoltà di dialogo che spesso derivano dalla loro visione, a volte completamente opposta, del modo in cui educare i figli e gestire la vita famigliare. Marco, che viene da una famiglia severa, ritiene che sia necessaria una maggiore disciplina e severità. Lucia, invece, che viene da una famiglia più accomodante, pensa che sia utile un approccio più dolce e flessibile. La coppia ha due figli: Paolo, di 14 anni, e Andrea, di 8 anni. Le discrepanze tra Marco e Lucia sono sempre esistite ma, tra alti e bassi, sono sempre riusciti a trovare dei punti di incontro. La situazione ha iniziato a modificarsi nel momento in cui Paolo ha iniziato a comportarsi in maniera diversa: fa fatica ad alzarsi, anche se ci prova non riesce mai a tenere in ordine la propria stanza (con grande frustrazione della madre), è diventato dispettoso con il fratello e spesso è difficile fermare i loro battibecchi, infine, ci sono momenti in cui risponde in modo rabbioso, mancando di rispetto a entrambi i genitori.

La reazione a questi ultimi aspetti di entrambi i genitori è molto diversa, e spesso si contraddicono di fronte a entrambi i figli: non è raro che l’intervento di Marco sia ritenuto troppo forte da Lucia e quindi si sbilancia nel tentativo di rendere morbido l’intervento del marito. Entrando in questa dinamica, Marco e Lucia non solo devono fare i conti con una relazione di coppia deteriorata, perché non si riconoscono più come genitori efficaci, ma anche con il fatto che il loro intervento educativo nei confronti di Paolo e di Andrea perde di efficacia. In questa situazione, dove ogni evento diventa un motivo per un litigio, di cui Marco e Lucia si incolpano a vicenda e che coinvolge tutti i membri della famiglia, la quotidianità diventa faticosa, dolorosa e frustrante per tutti. Quando Marco e Lucia sono arrivati in consultorio, erano talmente provati da questa situazione che vedevano questo tipo di intervento come l’ultimo passo prima di una separazione, pur non desiderandola. Sia Marco che Lucia non riuscivano a vedere vie di uscita e sembrava avessero perso le speranze di poter vivere serenamente in famiglia.

Lavorando insieme sono emersi alcuni punti importanti su cui focalizzarsi per affrontare la situazione. Ampliare e approfondire le conoscenze dei coniugi riguardo all’adolescenza (cambiamenti fisici, emotivi, cognitivi) in modo da comprendere meglio il comportamento di Paolo e dargli il giusto peso; la necessità di cambiare le regole in casa in modo da poter regolare i comportamenti di Paolo e Andrea tenendo conto delle loro età; trovare momenti di dialogo tra di loro, in modo da creare un fronte unico con entrambi i figli, creando un circolo comunicativo virtuoso tra loro e in famiglia. Questi tre punti hanno permesso a Marco e Lucia di focalizzarsi su come gestire diversi aspetti della relazione di coppia e della loro relazione con i figli, partendo dalle abilità di ognuno e, dove possibile, prevenendo le problematiche che tendono a ripresentarsi. Scegliere di riflettere sul come si fanno le cose e come possono essere organizzate in maniera diversa, tenendo conto dei diversi bisogni della famiglia, è uno degli strumenti più potenti per far fronte alle difficoltà che emergono ad ogni fase di crescita dei figli e del ciclo evolutivo della famiglia. (Natalia L. Perotto, psicologa-psicoterapeuta)

 

23 febbraio 2017