«Con profondo dolore, ho appreso la notizia dell’atto terroristico nella chiesa di San Giorgio a Kizlyar, che ha tolto la vita a cinque persone». L’arcivescovo di Mosca Paolo Pezzi commenta l’attentato rivendicato dall’Isis che domenica 18 febbraio ha colpito i fedeli in uscita dalla chiesa, nella repubblica russa del Daghestan, al confine con la Cecenia. «Queste persone – prosegue il presule – si erano recate in chiesa per pregare per la pace e il perdono e hanno trovato la morte per mano di un uomo che era sconvolto dall’odio».

L’arcivescovo parla di «terribile tragedia», che «ci ricorda ancora una volta la fragilità della vita umana di fronte alle forze del male ed esorta tutti noi – specialmente quelli che hanno potere politico e religioso – a unire le forze per prevenire la diffusione della violenza nella nostra società». Ancora, da monsignor Pezzi arriva anche l’invito a tutti i cattolici, ai fratelli cristiani e ai credenti di altre religioni a «unirsi a me in preghiera per il riposo dei morti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione dei sofferenti». In particolare, aggiunge, «vi chiedo di pregare l’Onnipotente per la conversione e il pentimento di coloro che stanno cospirando tali crimini e perché aiuti coloro che sono chiamati e possono fermarli».

20 febbraio 2018