San Giovanni, 100 catecumeni chiedono di essere battezzati

Il vicario Angelo De Donatis ha presieduto la Messa al termine della quale coloro che saranno battezzati nella notte di Pasqua hanno iscritto il proprio nome nel registro della cattedrale

Con il rito dell’elezione – o dell’iscrizione del nome – sabato pomeriggio, 17 febbraio, la Chiesa di Roma ha accolto il desiderio di diventare cristiani di 100 catecumeni, che saranno battezzati nella notte di Pasqua. La solenne concelebrazione è stata presieduta da monsignor Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi, nella basilica di San Giovanni in Laterano. «Il Signore vi chiama oggi uno ad uno – ha detto il presule rivolgendosi ai catecumeni -: siate felici perché il vostro nome è scritto in Cielo dal Padre».

Riflettendo sulla Parola del giorno, De Donatis ha osservato come «la disobbedienza di Adamo ed Eva ha trasformato il giardino dell’Eden in un deserto che solo la fiducia di Gesù renderà ancora florido». In entrambi i luoghi si realizza la tentazione di Satana ma con due diverse modalità: «strisciando nel cuore di Eva – ha chiosato l’arcivescovo –, il serpente insinua la sfiducia in Dio e, allora, si attua la logica del sospetto» mentre Gesù non mette in dubbio l’affidabilità del Padre, «rifiutando di ottenere da Satana ciò che attende da Dio». Questo cammino verso la fiducia piena è quello che ciascun cristiano deve compiere: «Se ci sono sospetti sull’Amore di Dio, chiediamo la grazia che vengano distrutti: riserve non devono essercene» ha ammonito De Donatis.

 A presentare gli aspiranti al battesimo è stato don Andrea Cavallini, nuovo direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, scandendo il nome di ciascuno e invitando alcuni di loro a portare la propria testimonianza. «Finalmente avrò un nome», ha detto un giovane africano arrivato a Roma nel 2016: alla nascita venne registrato nei documenti solo con il cognome «perché ebbi una morte apparente e subito erano stati predisposti i funerali». Poi il padre, rientrato da un viaggio di lavoro, chiese di vedere il suo corpo e al cimitero, stringendolo tra le braccia, lo sentì piangere ed esclamò “Alaramadji” cioè “Dio fa le cose per bene”; anche con questa espressione venne registrato all’anagrafe, ora si chiamerà Jean Pierre.

Ha scelto per sè il nome dell’evangelista Luca, invece, un ragazzo cinese fuggito dal suo Paese perchè perseguitato per la fede cristiana e arrivato in Italia nell’ottobre del 2015: «Prima di incontrare Dio – ha raccontato – il gioco on-line anestetizzava il vuoto della mia anima». Poi, grazie alla madre, l’avvicinamento alla Bibbia e, in seguito, il cammino di conversione, fino a chiedere il battesimo: «Desidero che Dio purifichi il mio cuore per essere una persona nuova». Ancora, la storia di una ventisettenne educata al culto evangelico: «pur così giovane – ha spiegato -– ho dovuto affrontare tante prove come la morte di mia madre e una malattia contro cui ancora combatto»; in ogni situazione sfavorevole «ho trovato un’insperata forza in Qualcuno che può tutto: ho visto le tenebre ma non mi hanno inghiottita» e il battesimo «è per me la possibilità di fare ordine nella mente e nel cuore».

Ha portato la propria testimonianza anche Filippo Chiesa, catechista della parrocchia di San Saturnino che ha accompagnato nel catecumenato il giovane Dimitri: «Mi ha raccontato la sua vita e io ho capito meglio la mia – ha detto -; gli incontri per i catecumeni hanno parlato anche a me perché la fede è un regalo da continuare a scartare sempre». Dopo la presentazione, i catecumeni hanno manifestato pubblicamente il desiderio di entrare a far parte della Chiesa e la comunità li ha accolti affidandoli ai padrini e alle madrine, garanti del loro cammino di fede. Terminato il rito dell’elezione mediante l’imposizione delle mani del vescovo De Donatis, gli eletti sono stati congedati non potendo ancora partecipare pienamente all’Eucarestia e si sono recati in una cappella adiacente per una catechesi e l’iscrizione ufficiale dei loro nomi nel registro dei catecumeni che si conserva in cattedrale.

19 febbraio 2018