Il 26 novembre è la Giornata del Sovvenire

Proietti, incaricato diocesano del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa: «Sostegno alla missione dei sacerdoti gesto per sentirsi parte della famiglia di famiglie che è la Chiesa»

I sacerdoti, vero motore delle parrocchie, vanno sostenuti anche economicamente. Questo il messaggio della Giornata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero che viene celebrata domenica 26 novembre in tutte le parrocchie d’Italia. «Il sostegno alla missione dei sacerdoti – ha affermato Pierluigi Proietti, incaricato diocesano del Sovvenire, Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica – deve essere prima di tutto un gesto dei laici per sentirsi parte della famiglia di famiglie che è la Chiesa».

Tutte le offerte sono deducibili cioè chi le versa può dedurle dalle tasse fino a 1.032, 91 euro ogni anno, ed è possibile contribuire sempre, tutti i giorni dell’anno, anche più volte l’anno, sia con un contributo diretto, sia mediante conto corrente postale o bonifico. Presentando le iniziative in programma per la giornata, Proietti ha illustrato alcuni dati: «Per quel che riguarda la nostra Diocesi, le offerte per i sacerdoti coprono soltanto il 3,7% del fabbisogno per i loro stipendi», questo fa sì che «per colmare la differenza si debba attingere ai fondi dell’8xmille – ha chiosato – decrementando le quote per iniziative di carità e legate alla pastorale».

Nella giornata di domenica 26, in oltre 100 parrocchie romane i volontari laici del Sovvenire, al termine di ogni celebrazione, sensibilizzeranno i fedeli rispetto all’importanza del sostentamento del clero e forniranno materiale informativo. «Quanto raccolto al momento della questua – ha spiegato Proietti – verrà suddiviso in due parti: la quota corrispondente alla tradizionale offerta domenicale rimarrà alla parrocchia, l’altra verrà destinata al sostentamento di tutto il clero». Ogni fedele che dona ai sacerdoti, infatti, non contribuisce solo alle necessità quotidiane del proprio parroco ma a quelle di tanti altri preti operanti in comunità più piccole e meno fortunate, lontane geograficamente ma in comunione fraterna le une con le altre. Le offerte, cioè, sono destinate al sostentamento di tutti i 35.000 sacerdoti diocesani italiani con l’obiettivo di assicurare una remunerazione mensile «che è pari a circa 883 euro netti per un sacerdote appena ordinato – ha spiegato Proietti – e a poco più di 1.300 euro per un vescovo ai limiti della pensione».

Il sistema delle offerte stabilisce perequazione tra i sacerdoti, andando in soccorso di quelli che non hanno neppure un reddito di partenza, come ad esempio stipendi o pensioni da insegnante, e aiuta a stabilire condizioni di maggiore equità. Raccolte dall’Istituto Centrale per il sostentamento del clero, vengono distribuite ai sacerdoti della Chiesa italiana, sia quelli in servizio attivo che quelli anziani o malati che non esercitano più il ministero. «Come nelle comunità cristiane delle origini – ha concluso il coordinatore del Sovvenire diocesano – è bello che il sacerdote venga sostenuto da tutta la comunità, in modo che possa dedicarsi totalmente all’annuncio del Vangelo e alle opere a favore dei fratelli».

Per avere maggiori informazioni sul sostentamento del clero, le prime fonti sono il parroco, i componenti del Consiglio parrocchiale per gli affari economici e, se presenti, gli
incaricati parrocchiali per il sovvenire. È possibile consultare anche il sito www.sovvenire.it

 

24 novembre 2017