Sui campi di calcio si legge Anna Frank

Identificati in poche ore gli ultras della Lazio responsabili dell’azione antisemita del 22 ottobre. Tra loro 2 minorenni. Federcalcio e Ucei dispongono la lettura del Diario prima delle partite del 10° turno di campionato

Identificarli è stato facile, grazie alle immagini delle telecamere all’interno dell’Olimpico. Sono una ventina, alcuni volti noti altri sconosciuti, gli ultrà della Lazio colti dalla videosorveglianza mentre domenica 22 ottobre, nel corso della sfida della Lazio contro il Cagliari, attaccano a un vetro della Curva Sud, vicino ai bagni, nel settore riservato ai romanisti, le immagini di Anna Frank con indosso la maglietta della Roma. Tra loro anche due minorenni: uno di 17 anni, l’altro di 13. L’indagine è stata avviata dalla Procura di Roma; nel procedimento si procede per istigazione all’odio razziale, così come previsto dalla legge Mancino che prevede condanne da 1 a 4 anni. Dal punto di vista amministrativo, invece, i responsabili del blitz rischiano fino a 8 anni di Daspo, il provvedimento che dispone il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.

Intanto la Federcalcio, d’intesa con l’Unione delle comunità ebraiche italiane e il ministro dello Sport Luca Lotti, ha stabilito che su tutti i campi di serie A, B e C prima del calcio d’inizio delle partite del 10° turno di campionato, venga letto un brano del “Diario di Anna Frank”, seguito da un minuto di riflessione. Ancora, è stato deciso che i capitani delle squadre donino ai bimbi che tradizionalmente accompagnano i giocatori sul terreno di gioco accompagnano una copia del libro, insieme a quella di “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Proprio a Lotti si era rivolto il ministro israeliano dello Sport Miri Regev: «Spero che l’Italia estirpi l’antisemitismo».

Stasera, mercoledì 25 ottobre, informano dal club biancoceleste, allo stadio Dall’Ara di Bologna la Lazio effettuerà il riscaldamento prima della partita contro i padroni di casa, indossando una maglia con il volto della ragazza simbolo della Shoah. I suoi tifosi siederanno nel settore ospiti: la curva dedicata ad Arpad Weisz, allenatore ungherese vittima dell’Olocausto. Ieri sera invece allo Stadio Del Duca, i tifosi dell’Ascoli hanno boicottato il minuto di riflessione deciso dalla Lega, prima del match contro lo Speza: «Non vogliamo essere complici di un teatrino mediatico e istituzionale che dimentica i terremotati e i nostri anziani ma è invece sempre prontissimo a indignarsi e a strumentalizzare una decina di adesivi».

25 ottobre 2017