Presto si potranno somministrare farmaci a studenti in orario scolastico

Gli interessati saranno tutti quegli alunni affetti da patologie croniche. Il protocollo d’intesa, che sarà firmato tra Regione Lazio e Ufficio scolastico regionale, mira a definire le procedure e le responsabilità

Un protocollo d’intesa tra Regione Lazio e Ufficio Scolastico regionale per la somministrazione di farmaci in ambito e orario scolastico sarà firmato nei prossimi giorni con l’obiettivo di definire criteri, procedure, competenze, azioni, interventi e responsabilità connessi alla necessità della somministrazione agli alunni con patologie croniche. Tutto questo per garantire salute e sicurezza in orario scolastico e formativo. L’accordo è frutto di una delibera approvata dalla Giunta regionale.

Il protocollo stabilisce che i farmaci a scuola devono essere somministrati, in caso di assoluta necessità, solo su richiesta dei genitori o di chi esercita la patria volontà come da prescrizione del medico curante. A seguito della richiesta scritta di chi esercita la patria potestà possono somministrare i farmaci gli stessi genitori, l’alunno, le persone che agiscono su delega dei genitori o il personale sanitario. I genitori, primi responsabili della salute e del benessere del proprio figlio, possono chiedere al dirigente scolastico o al responsabile della struttura formativa, di individuare eventuali incaricati per effettuare la somministrazione del farmaco o di accedere direttamente alle sedi scolastiche e di consentirne l’accesso a persone precedentemente individuate.

Tra le patologie croniche o assimilabili rientrano per esempio asma, allergie, epilessia, fibrosi cistica. I medici che effettuano le prescrizioni devono specificare se trattasi di farmaco salvavita o indispensabile, attenendosi inoltre ai criteri di assoluta necessità e indispensabilità di somministrazione del farmaco in orario scolastico, ed eventuale necessità che la somministrazione sia ad opera di una persona esterna alla struttura ove si trova lo studente affetto da patologia.

Per effettuare la somministrazione
dei farmaci a scuola deve essere individuato all’interno di ogni struttura uno spazio adeguato e ogni volta che viene compiuta l’operazione, deve essere annotata,  con tutte le specifiche del caso. Nel caso il minorenne abbia raggiunto una parziale autonomia nella gestione della propria terapia farmacologica può essere affiancato da personale competente nella somministrazione del farmaco, lo studente maggiorenne invece deve comunicare l’auto-somministrazione del farmaco, per consentire la gestione di eventuali situazioni di emergenza. In caso di situazione di pericolo la scuola può ricorrere al servizio 118, informando contestualmente la famiglia di quanto accaduto.

«In Italia il Lazio è una delle poche
regioni che si è dotata di uno strumento, come l’accordo che la Regione Lazio sta per firmare, che permetta di affrontare con regole certe la questione della somministrazione dei farmaci agli studenti in orario e ambito scolastico – commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti -. Questo protocollo serve a mettere ordine  e soprattutto chiarisce responsabilità e modalità che riguardano genitori e personale scolastico e sanitario, creando una sinergia che risulta fondamentale per il piccolo paziente e per la sua famiglia di fronte all’insorgere di una patologia cronica o comunque tale da richiedere l’uso continuato e prolungato di farmaci. Senza dimenticare che questo accordo sarà utile a garantire il diritto allo studio ed il diritto alla salute, senza far perdere agli studenti giorni di scuola».

 

23 ottobre 2017