Francesco a Bologna: «Accoglienza resti una priorità»

Dopo una tappa a Cesena, la giornata nella città capoluogo. Incontra gli stranieri dell’Hub per richiedenti asilo, i sacerdoti e i religiosi. Ai fedeli indica le tre P: «povertà, pane, parola»

Poco meno di 20 minuti dopo l’atterraggio a Bologna, Papa Francesco, nella mattina del primo ottobre, è andato a visitare l’hub per migranti di via Mattei. È già la seconda tappa di una lunga giornata in Emilia Romagna. Francesco aveva già visitato, in mattinata, il duomo di San Giovanni Battista, in piazza del Popolo a Cesena. Al centro per i richiedenti asilo, ha ricevuto una tessera e un braccialetto giallo, come quello dei migranti ospiti della struttura, con il suo nome e il numero 3900003.

Il Papa ha quindi salutato uno per uno i 500 ospiti
del centro, nel corso di un incontro durato più di un’ora. Al termine ha confidato loro: «Ho voluto che fosse proprio qui il mio primo incontro con Bologna. È il porto di approdo di coloro che vengono da più lontano. Vi esorto a essere aperti alla cultura di questa città, pronti a camminare sulla strada indicata dalle leggi di questo Paese. Siete lottatori di speranza. L’accoglienza resti una priorità».

A piazza Maggiore, la seconda tappa
della giornata bolognese, Francesco è stato accolto da una folla di duemila persone: «Nel vostro territorio da lungo tempo si è sviluppata l’esperienza cooperativa – le parole del pontefice ai bolognesi – che nasce dal valore fondamentale della solidarietà. Oggi essa ha ancora tanto da offrire, anche per aiutare coloro che sono in difficoltà e hanno bisogno di quell’ascensore sociale che secondo alcuni sarebbe fuori uso». Al termine dell’Angelus, il Papa ha incontrato diversi rappresentati della società civile bolognese, per poi salutare il capo della comunità islamica, il rabbino, due superstiti dell’eccidio di Marzabotto, alcuni familiari di vittime delle stragi di Bologna e di Ustica e la moglie del giuslavorista ucciso dalle Br, Marco Biagi.

Dopo aver pranzato con mille poveri
riuniti nella basilica di San Petronio, alle 14.30 Francesco si è poi recato nella cattedrale di San Pietro, dove ha incontrato i sacerdoti e religiosi della città. Poco prima di recarsi allo stadio Dall’Ara, il Papa ha incontrato il rettore dell’Alma Mater di Bologna, Francesco Ubertini, e gli studenti dell’ateneo riuniti in piazza San Domenico. Qui ha ricevuto in dono il Sigillum Magnum, massima onorificenza accademica.

La Messa, infine, in un gremitissimo stadio. La pioggia non ha fermato i 40mila che occupavano gli spalti e lo spazio davanti al palco-altare. Il Papa è stato preceduto dalla Madonna di San Luca. «Non siate peccatori ipocriti – ha ammonito Francesco -. Il Signore cerca puri di cuore, non di “fuori”. Non comportatevi da intellettuali della religione, con ipocrisia e distacco dalla gente, ma dedicatevi alle tre P: povertà, pane, parola. Non esiste una vita cristiana – ha detto il Papa poco prima di essere congedato dal discorso dell’arcivescovo Matteo Maria Zuppi – stabilita a tavolino, con cui placare la propria coscienza».

 

2 ottobre 2017