Malaria, Campus Bio-Medico: «Attivare sorveglianza-sentinella»

L’epidemiologo Massimo Ciccozzi: «La morte della bimba di Trento è un caso rarissimo. Necessario verificare l’origine del contagio»

Dopo la morte della piccola Sofia Zago, 4 anni, originaria di Trento, deceduta agli Ospedali Civili di Brescia per Malaria senza essere mai stata in un Paese a rischio, dal Campus Bio-Medico di Roma arriva l’invito a un monitoraggio costante su tutto il territorio nazionale. «Per comprendere davvero cosa stia succedendo e verificare l’eventuale origine del contagio della bambina – afferma l’epidemiologo Massimo Ciccozzi – occorrerebbe avviare in tempi rapidi quella che in gergo viene chiamata ‘sorveglianza-sentinella’ nei posti frequentati dalla bimba: dalla sua città ai luoghi delle vacanze estive, fino agli ospedali che ha frequentato nei giorni scorsi». Sofia infatti era stata in ospedale a Trento, ad agosto, per un esordio di diabete infantile e proprio dall’ospedale di Trento era arrivata in condizioni disperate agli Ospedali Civili di Brescia, dove è morta.

Per l’epidemiologo della struttura romana, il suo è «certamente un caso rarissimo»: al momento, spiega, «la modalità di trasmissione della malattia resta ignota». In Italia infatti la zanzara che ne è responsabile, la Anopheles, è presente ma con esemplari poco adatti alla trasmissione del microrganismo responsabile della malattia. Oltre alla sua puntura, aggiunge Ciccozzi, «la malaria può essere trasmessa per via ematica da una persona infetta». Si tratta comunque di casi «difficilissimi da individuare sul territorio italiano, ma che mi spingono a ricordare come il rischio zero non esista in nessun caso e che, pertanto, il monitoraggio deve restare costante per evitare sgradite sorprese».

Secondo il ministro della salute Beatrice Lorenzin, la piccola «potrebbe aver contratto la malaria in ospedale, a Trento». Qui infatti nell’ultimo giorno del suo ricovero, il 21 agosto, era arriva una famiglia del Burkina Faso, di ritorno da un viaggio nel Paese d’origine, con due bambini con la malaria, che sono stati ricoverati ma in stanze diverse da quella di Sofia. Per Lorenzin, «sarebbe un caso molto grave». E annuncia: «Abbiamo mandato immediatamente degli esperti sia per quanto riguarda la malattia sia per la trasmissione da parte delle zanzare».

6 settembre 2017