Medicina solidale contraria alla chiusura dei “nasoni”

Per il presidente Lucia Ercoli «l’acqua delle fontanelle rappresenta spesso l’unica possibilità per chi vive in strada di dissetarsi e potersi accudire»

Per il presidente Lucia Ercoli «l’acqua delle fontanelle rappresenta spesso l’unica possibilità per chi vive in strada di dissetarsi e potersi accudire» 

«Siamo contrari alla ventilata possibilità della chiusura di tutti i nasoni di Roma perché rappresentano spesso l’unica possibilità per chi vive in strada di dissetarsi e di potere accudire la propria persona». È quanto dichiara Lucia Ercoli, presidente di Medicina Solidale. «Inoltre – aggiunge Ercoli – l’acqua delle fontanelle di Roma serve per dissetare e sostenere nelle attività quotidiane anche le persone che vivono nei campi rom, ma anche nelle numerose occupazioni. La chiusura dei nasoni darebbe un altro duro colpo a chi vive ai margini della nostra città».

La decisione di chiudere o ridurre il flusso d’acqua dei “nasoni” a causa della siccità che sta colpendo la regione Lazio in questi giorni spetterebbe al Campidoglio attraverso la multiutility Acea. Il tema, si apprende da ambienti vicini all’azienda, verrà affrontato in riunioni tecniche previste da lunedì 3 luglio.

Dal lago di Bracciano, riserva idrica a nord della capitale, Acea sta continuando a prelevare fino a un massimo di 1.800 litri di acqua al secondo – di meno in questo periodo – e che tale limite non sarà superato fino a settembre. Quanto prelevato dal lago viene accorpato alle altre fonti di approvvigionamento per il fabbisogno delle utenze di Roma e provincia.

28 giugno 2017