Vaccini obbligatori: «Tutti i 12 previsti sono essenziali»

Parla il presidente della Società italiana di pediatria, Alberto Villani: «Per tutelare la salute dei bambini, l’obbligo è scelta inevitabile»

Parla il presidente della Società italiana di pediatria, Alberto Villani: «Per tutelare la salute dei bambini, l’obbligo è scelta inevitabile»

«Tutti i 12 vaccini previsti nel decreto sono essenziali per tutelare la salute dei bambini e di tutti i cittadini, anzi le Società scientifiche chiedono di inserire anche lo pneumococco, portando a 13 i vaccini obbligatori. Tornare indietro sarebbe un pericoloso autogol per la salute dei cittadini».

Ad affermarlo, in vista dell’iter parlamentare di approvazione del decreto sulle vaccinazioni, è il presidente della Società italiana di pediatria, Alberto Villani, secondo cui «chi sostiene che 12 vaccini obbligatori sono troppi e andrebbero ridotti, ignora le evidenze scientifiche che hanno portato il Ministero della Salute, sostenuto dall’Istituto Superiore di Sanità e dalle Società Scientifiche, a scegliere la strada dell’obbligo vaccinale».

Secondo il presidente della Sip, «il provvedimento è volto a salvaguardare la salute dei bambini e dei cittadini: in primo luogo di quelli che vengono vaccinati e quindi protetti da malattie letali come la meningite, ma anche di tutti quei bambini che, a causa di gravi malattie immunitarie o oncologiche, non possono essere vaccinati. L’aumento delle coperture vaccinali diminuisce il rischio di diffusione delle malattie contro cui ci si vaccina», osserva Villani, evidenziando che «il decreto è anche un’occasione per verificare lo stato vaccinale di tutti gli scolari nell’interesse loro e dei loro compagni di classe».

Per il presidente della Sip l’obbligo è una «scelta inevitabile». «Anche se i vaccini obbligatori sono 12 le punture sono solo 4 perché molti vaccini vengono somministrati in modo combinato con un’unica iniezione», precisa, aggiungendo che non c’è «alcun sovraccarico per il sistema immunitario».

22 giugno 2017