Yemen, 10mila casi sospetti di colera in 72 ore
Unicef: «Situazione sull’orlo del disastro. Sistemi idrici e igienico sanitari al collasso. La comunità internazionale supporti i servizi»
Unicef: «Situazione sull’orlo del disastro. Sistemi idrici e igienico sanitari al collasso. La comunità internazionale supporti i servizi con investimenti di lungo periodo»
Sono 10mila i casi sospetti di colera registrati in Yemen nelle ultime 72 ore. Arriva così a 65.300 il numero totale di casi verificati. La denuncia arriva dall’Unicef: «Oltre mille bambini colpiti da diarrea acquosa acuta sono stati registrati ogni giorno presso le strutture sanitarie. In un solo mese, almeno 532 persone sono morte a causa del colera, compresi 109 bambini». Per Meritxell Relaño, rappresentante Unicef nel Paese, «la situazione è sull’orlo del disastro. I sistemi idrici, igienico sanitari e per la salute sono tutti al collasso».
Il rappresentante dell’agenzia delle Nazioni Unite non usa mezzi termini: parla di «terribile catastrofe umanitaria» che coinvolge oltre 27 milioni di yemeniti. E «le vittime più grandi di questa tragedia causata dall’uomo – incalza – sono i bambini». L’appello, rivolto alla comunità internazionale, è a dare supporto ai servizi sociali «come acqua e servizi igienico sanitari con investimenti di lungo periodo, altrimenti – ammonisce Relaño – le epidemie colpiranno di nuovo e saranno ancor più letali».
L’Unicef intanto ha inviato 3 aerei con oltre 40 tonnellate di aiuti salvavita che comprendono medicine, sali per la reidratazione orale, kit per malattie diarroiche e fluidi per terapie endovenose, per curare oltre 50mila pazienti. «Ma i bisogni continuano a crescere, vista la scarsa disponibilità di medicine e altri materiali medici essenziali»: al momento l’accesso all’acqua potabile è impossibile per i due terzi della popolazione e resta operativa solo la metà delle strutture sanitarie del Paese.
1° giugno 2017