Vallini: «A Roma serve un clima di solidarietà e giustizia»

Ad accogliere la statua della Madonna pellegrina, il cardinale Agostino Vallini, presidente Orp. «Dobbiamo essere un messaggio per la nostra città»

Ad accogliere la statua della Madonna pellegrina, il cardinale Agostino Vallini, presidente Orp. «Dobbiamo essere un messaggio per la nostra città»

Nel primo centenario delle apparizioni di Fatima, mentre a Cova da Iria Papa Francesco proclamava santi Francisco e Giacinta Marto, due dei pastorelli destinatari, insieme alla cugina Lucia dos Santos, dei messaggi della Vergine Maria, a Roma si celebrava la XIII Giornata nazionale del pellegrino organizzata dall’Opera romana pellegrinaggi. Una folla di fedeli, radunati nella basilica di Santa Croce in Gerusalemme, ha atteso, sabato 13 maggio, l’arrivo della Madonna pellegrina di Fatima; ad accoglierla monsignor Liberio Andreatta, vice presidente e amministratore delegato dell’Orp. Con la statua sono giunte anche le reliquie dei due santi pastorelli, salutate con un lungo e forte applauso dai pellegrini provenienti da tutta Roma, da varie province del Lazio ma anche da altre regioni come Campania e Abruzzo.

Commentando il Vangelo dell’Annunciazione, Andreatta ha invitato i pellegrini a tenere ben in mente tre “parole” sempre attuali nella vita di ogni uomo: turbare; temere; nulla è impossibile a Dio. «Come Maria all’annuncio dell’arcangelo, anche noi spesso siamo turbati davanti a tante tragedie familiari e a quelle che ci vengono presentate ogni giorno dalla televisione» ha detto ricordando il rogo di Centocelle, nel quale hanno perso la vita le sorelle Francesca, Angelica ed Elisabeth, di 4, 8 e 20 anni, e i migliaia di profughi morti durante le traversate. «Ci è lecito essere turbati – ha aggiunto – ma i veri cristiani sono coraggiosi, non temono e si affidano a Dio con la preghiera che può cambiare i destini della storia».

Dopo il saluto di Andreatta una lunga processione, accompagnata dalla recita del Santo Rosario, ha seguito il trasferimento dell’effige e delle reliquie nella basilica papale di San Giovanni in Laterano, sul cui sagrato l’attendeva il cardinale vicario Agostino Vallini, il quale, espletato il rito dell’incoronazione, ha posto un rosario nelle mani della Vergine mentre i fedeli festanti e commossi la salutavano sventolando foulard azzurri. Prima di entrare in basilica il cardinale ha espresso solidarietà ai partecipanti alla manifestazione organizzata dagli ordini professionali che si era da poco conclusa in piazza San Giovanni. «Siamo solidali con chi ha manifestato in modo degno e civile ciò che è giusto – ha detto -: Roma ha bisogno di un clima di solidarietà e giustizia che non siano solo proclamati a parole ma vissuti». Molti dei manifestanti oltre ad aver atteso l’arrivo della statua hanno partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta da Vallini, che celebrava anche il suo 28° anniversario di ordinazione episcopale.

Durante l’omelia il porporato ha sintetizzato la storia delle sei apparizioni sottolineando che il messaggio di conversione e preghiera lasciato a Fatima dalla Madonna «è attualissimo ancora oggi per ognuno di noi. Dobbiamo essere un messaggio di vita per la nostra città, cuore del cristianesimo. Ma è cristiana Roma in questo nostro tempo? – ha domandato il porporato -. Ci sono tanti buoni cristiani ma sono troppo zitti, silenziosi, poco coraggiosi nel dire le cose con garbo e delicatezza ma soprattutto nel far comprendere, con la forza della testimonianza, quali siano le cose decisive che contano nella vita».

Vallini, presidente dell’Opera romana pellegrinaggi, ha inoltre elogiato il lavoro pastorale dell’Orp. «È un lavoro fecondo – ha detto -. Spero che continui così e con il tempo si accresca perché nei luoghi che ci aiutano ad incontrare Maria, e attraverso di lei il Signore, troviamo la pace. L’esperienza di un pellegrinaggio vissuto nella fede può cambiare la vita». Al termine della celebrazione la statua è stata trasportata in forma privata nella basilica di Santa Maria Maggiore dove, in serata, alle si è tenuta una veglia di preghiera.

15 maggio 2017