Alluvioni in Perù, dalla Cei 200mila euro dai fondi 8xmille

La somma, attraverso Caritas italiana, servirà per distribuire kit per l’igiene e generi alimentari a 1.715 famiglie. Già distribuite 89 tonnellate di aiuti

La somma, attraverso Caritas italiana, sarà impegnata per distribuire kit per l’igiene e generi alimentari a 1.715 famiglie. Già distribuite 89 tonnellate di aiuti

200mila euro per fornire assistenza alle popolazioni colpite dalle alluvioni che in questi giorni hanno flagellato il Perù. È la cifra stanziata dalla presidenza della Cei, ricavata dai fondi dell’8xmille, che, attraverso Caritas italiana, sarà impiegata per distribuire kit per l’igiene personale e generi alimentari a 1.715 famiglie particolarmente bisognose. Secondo i dati ufficiali del “Centro de operaciones de emergencia national”, ricordano dall’Ufficio Cei per le comunicazioni sociali, «si contano 90 morti e 860mila persone in stato di emergenza. I più colpiti dalla furia delle acque sono i poveri che abitano lungo l’alveo dei fiumi straripati: principalmente donne, bambini e anziani costretti a stazionare all’aperto circondati da acqua contaminata». Il bilancio dei danni, prosegue la nota Cei, conta infatti «più di 14mila abitazioni collassate e altrettante dichiarate inagibili, 40 scuole e 13 centri sanitari cancellati». Risultano danneggiate anche molte infrastrutture per l’erogazione di servizi di base: acqua, energia elettrica, fognature. «La rete viaria è distrutta o danneggiata per un’estensione di oltre 16mila km rendendo difficoltosi gli spostamenti».

Caritas italiana renderà conto della gestione della somma stanziata dalla presidenza al responsabile del Servizio per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo. La Caritas locale, fanno sapere dall’organismo pastorale, «si è già attivata con richiesta di informazioni e visite alle Caritas diocesane coinvolte, per redigere un piano delle necessità; trasferimento di fondi a ciascuna delle Caritas dei territori colpiti; invio di circa 12 tonnellate di aiuti umanitari alle zone colpite; lancio di una campagna di raccolta di donazioni materiali e finanziarie». Ad oggi, Caritas Perù ha distribuito, attraverso «Cáritas Chosica, assistenza a 554 famiglie con 36 tonnellate tra alimenti, vestiario e calzature, prodotti per l’igiene e attrezzi; Cáritas Ica, assistenza a 199 famiglie con 13,5 tonnellate tra alimenti, vestiario, acqua e prodotti per l’igiene, attrezzi e utensili da cucina; Cáritas Piura Tumbes, assistenza a 250 famiglie con 16,5 tonnellate di aiuti tra alimenti, vestiario, acqua e prodotti per l’igiene, attrezzi e motopompe; Cáritas Chiclayo, assistenza a 292 famiglie con 11 tonnellate tra alimenti, vestiario, acqua e prodotti per l’igiene, attrezzi, motopompe e purificatori d’acqua». Sono stati inviati «aiuti umanitari anche alle Caritas di Chulucanas, Cañete Yauyos, Camaná, Selva Central e Chulucanas. Complessivamente sono già state distribuite 89 tonnellate di aiuti umanitari alle popolazioni colpite».

Negli ultimi due mesi, ricordano ancora da Caritas italiana, «sono state 38 le emergenze causate da fenomeni naturali in 18 dei 25 dipartimenti del Perù. Un maltempo che sembra non cessare: imperversa il fenomeno del ‘Niño costero’, che si produce per un riscaldamento straordinario delle acque del Pacifico. Queste acque – spiegano – evaporano in grande quantità e si condensano in alta montagna causando temporali che, a loro volta, riversando al suolo notevoli quantità di piogge, generano l’esondazione dei fiumi».

5 aprile 2017