Il Museo di Roma a Palazzo Braschi riapre al pubblico

Allestimento rinnovato mettendo al centro il visitatore. Installazioni tattili e videowall per non udenti. Inaugurazione con il sindaco Raggi

Allestimento rinnovato mettendo al centro il visitatore anziché l’oggetto esposto. Installazioni tattili e videowall per non udenti. L’inaugurazione con il sindaco Raggi

Percorsi organizzati secondo un criterio tematico e non più cronologico, spazi a misura di ipovedenti e non udenti. Il Museo di Roma a Palazzo Braschi riapre al pubblico presentando un nuovo allestimento. A tagliare il nastro martedì scorso il sindaco Virginia Raggi, affiancata dal suo vice e assessore alla Cultura Luca Bergamo e dal sovrintendente capitolino ai Beni culturali Claudio Parisi Presicce. Il restyling degli spazi espositivi, allestiti al secondo e al terzo piano del palazzo che affaccia su piazza Navona, è stato realizzato «mettendo al centro della narrazione il visitatore anziché l’oggetto esposto», spiega Parisi Presicce. Già nella prima sala vengono presentati alcuni percorsi di visita, organizzati secondo un criterio tematico e non più cronologico. Al secondo piano il racconto di Roma, nel periodo tra il XVII e il XIX secolo, scorre attraverso le grandi manifestazioni che ne hanno caratterizzato la storia: feste di piazza, giochi e divertimenti di nobili e del popolo, le trasformazioni delle ville storiche in parchi pubblici. Nelle sale vicine, spazio ai protagonisti: papi e cardinali, nobili e artisti. La rappresentazione della città continua al terzo piano col racconto delle demolizioni del Ventennio fascista. Nell’ultima sala, protagonista è il Tevere. Nel cortile invece saranno alternate mostre temporanee. L’ingresso è gratuito.

«Vorrei che i musei e i siti archeologici fossero tutti a ingresso libero», ha sottolineato Bergamo dal palco allestito nel cortile, quasi rispondendo indirettamente alle dichiarazioni degli ultimi giorni del ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini, che pensa invece a un ticket per visitare il Pantheon. E lo ha confermato Raggi: «Il vicesindaco Bergamo ha attualizzato un discorso culturale che mi sento di condividere in pieno», ha detto il sindaco, che ha visitato la struttura al fianco del sovrintendente. Raggi ha aggiunto che «il museo adesso presenta anche alcune installazioni tattili per gli ipovedenti e dei videowall per consentire ai non udenti di comprendere e interagire. Vogliamo rendere questo museo accessibile a tutti». Da qui l’idea di un itinerario tematico per la fruizione tattile di opere tridimensionali.

Ad arricchire le sale, più pannelli espositivi e proiezioni sul soffitto. Durante la visita al museo, si può scegliere tra un percorso pubblico al secondo piano (nelle sale da 1 a 9) e al terzo (nelle sale da 16 a 19) e uno privato negli appartamenti abitati dalla famiglia Braschi nell’Ottocento. Infine, per far conoscere al visitatore anche le opere non esposte, come alcune stampe o fotografie, sono stati allestiti quattro tavoli multimediali, in modalità touchscreen. Tre sono dedicati ai temi del viaggio a Roma, delle feste e delle cerimonie pubbliche, il quarto alla Roma moderna, con una selezione di immagini della città a partire dal 1870, provenienti dall’archivio fotografico del museo. Il nuovo allestimento prevede inoltre un Centro di documentazione, al piano terra del palazzo, dove il visitatore può consultare, attraverso quattro postazioni, il database delle collezioni museali e i libri della biblioteca del museo. Sempre al piano terra, è allestita anche una postazione multimediale con informazioni sulla struttura e sulla selezione delle opere esposte.

29 marzo 2017