Tragedia familiare a Trento. L’arcivescovo: «Toglie il respiro»
Due bimbi trovati morti in casa dalla madre. Li avrebbe uccisi il padre, che si è suicidato. Tisi: «Custodire la vita, il talento più prezioso»
Due bimbi trovati morti in casa dalla madre. Li avrebbe uccisi il padre, che si è suicidato. Monsignor Tisi: «Chiediamo il dono di custodire la vita come il talento più prezioso»
Una tragedia familiare, «con il suo indicibile carico di dolore», che «toglie il respiro». L’arcivescovo di Trento Lauro Tisi definisce così il fatto di cronaca avvenuto ieri, 27 marzo, nel capoluogo: due bimbi, di 2 anni e mezzo e 4 anni, sono stati trovati morti in casa dalla madre, a detta degli inquirenti uccisi dal padre, che poi si è suicidato. Una terza sorella, di 13 anni, al momento della tragedia si trovava in gita scolastica e questo le ha salvato la vita. Alla base del gesto ci sarebbero problemi economici, legati forse all’acquisto dell’abitazione.
«Troppi interrogativi senza risposta si addensano in ciascuno di noi e fanno piombare in un silenzio incredulo l’intera comunità trentina – le parole del presule -. Nell’incredulità, siamo uniti». Da parte dell’arcivescovo si è levata la preghiera a Dio perché conceda «l’abbraccio, per sempre tenero e paterno, alle piccole vite spezzate. Consolazione per coloro che, improvvisamente, sono lacerati dall’assenza di volti e sguardi indimenticabili. Per ciascuno di noi – infine -, il dono di custodire la vita come il talento più prezioso, cogliendo spiragli di luce anche nel buio profondo. Viviamo, quanto più sappiamo sperare e infondere speranza».
28 marzo 2017