Francesco: «Sì alla cultura della vita contro logica dello scarto»

L’Angelus nella Giornata per la vita. Il Papa con i vescovi per una «coraggiosa azione educativa». Leuzzi alla Traspontina ricorda Madre Teresa

A San Pietro l’Angelus nella Giornata per la vita. Il Papa con i vescovi italiani per una «coraggiosa azione educativa». Leuzzi alla Traspontina ricorda Madre Teresa 

«Ogni vita è sacra». Francesco lo ha scandito per tre volte al termine dell’Angelus. Nella domenica in cui la Chiesa italiana ha celebrato la Giornata per la vita, promossa dalla Cei, ieri, 5 febbraio, il Papa ha chiesto di pregare «per i bambini che sono in pericolo per l’interruzione della gravidanza, come pure per le persone che sono alla fine della vita, perché nessuno sia lasciato solo e l’amore difenda il senso della vita». Ad ascoltarlo, tantissimi fedeli che hanno gremito piazza San Pietro, colorandola di verde con i palloncini del Movimento per la vita, presente anche con alcuni striscioni e con sagome che indicano il percorso evolutivo dell’uomo, dal concepimento alla maturità.

«Mi unisco ai vescovi italiani nell’auspicare una coraggiosa azione educativa in favore della vita umana – ha detto il pontefice -. Portiamo avanti la cultura della vita come risposta alla logica dello scarto e al calo demografico». Papa Francesco ha poi ricordato le parole di Madre Teresa: «La vita è bellezza, ammirala; la vita è vita, difendila» e ha aggiunto: «sia col bambino che sta per nascere, sia con la persona che è vicina a morire: ogni vita è sacra!». Infine, ha rivolto il suo pensiero a «tutti quelli che lavorano per la vita», dai docenti delle università romane a movimenti e associazioni, che collaborano per la formazione delle nuove generazioni, «affinché siano capaci di costruire una società accogliente e degna per ogni persona».

La testimonianza di Santa Teresa di Calcutta è stata anche al centro del messaggio dei vescovi per la 39esima edizione della Giornata per la vita. E l’ha ricordata nella sua omelia, pronunciata durante la Messa che ha presieduto nella chiesa di Santa Maria in Traspontina, il vescovo ausiliare Lorenzo Leuzzi. Una celebrazione eucaristica alla quale hanno partecipato tanti volontari di associazioni impegnate nella difesa della vita e della famiglia, che poi si sono recati in piazza San Pietro per ascoltare le parole del Papa. Monsignor Leuzzi ha invitato a «interrogarci su ciò che avrebbe detto e fatto oggi Madre Teresa».

Oggi, ha sottolineato il vescovo ausiliare, «in molti battezzati si diffonde sempre più un forte senso di smarrimento e di incertezza di fronte alle grandi sfide della società contemporanea». Ma la piccola suora albanese «ci avrebbe rassicurati: non siete soli, c’è il Signore in mezzo a voi». Poi, Leuzzi ha invitato tutti a seguire le parole di Francesco: «Santa Teresa ci avrebbe incoraggiato a non avere paura ad accogliere l’invito del Papa a costruire un mondo dove nessuno si senta solo o superfluo, ci avrebbe invitato a farci carico della verità per cui l’uomo non è un prodotto ma un dono».

Al termine della Messa, il vescovo ausiliare ha ringraziato gli ordinari di Ginecologia e Ostetricia delle università di Roma che hanno redatto un documento in cui sottolineano «la centralità della coppia e del nascituro nel processo clinico-decisionale che deve essere seguito dal medico». Perché non si ceda «al fascino delle nuove tecnologie, dove non vengano rispettati rigore scientifico e dignità di tutti i soggetti coinvolti». In particolare, il riferimento è ai casi di infertilità delle coppie e di diagnosi di patologie fetali.

6 febbraio 2017