Immacolata, il Papa: «Maria, ti affido chi viene sfruttato»

Omaggio del Santo Padre in piazza di Spagna alla Vergine. Francesco prega per bambini, famiglie e lavoratori. Stretta di mano col sindaco Virginia Raggi

Omaggio del Santo Padre in piazza di Spagna alla Vergine. Francesco prega per bambini, famiglie e lavoratori. Stretta di mano col sindaco Virginia Raggi

I bambini, le famiglie, i lavoratori, i disoccupati. Papa Francesco nel suo omaggio all’Immacolata Concezione in piazza di Spagna non si è presentato “solo” ma ha affidato alla Vergine quanti hanno bisogno del suo aiuto e del suo sostegno materno. Il
Santo Padre è arrivato in auto qualche minuto prima delle 16. Ad accoglierlo il cardinale vicario per la diocesi di Roma Agostino Vallini e il sindaco di Roma Virginia Raggi con cui ha scambiato una lunga stretta di mano. In piazza tantissima gente: nel primo giorno dedicato tradizionalmente allo shopping natalizio (il sindaco ha successivamente acceso l’albero di Natale a piazza Venezia) le vie del centro si sono riempite di persone che non hanno perso l’occasione di vedere da vicino il Papa ma anche di pregare con lui, secondo una consuetudine molto sentita nella Capitale.

Il Pontefice, apparso sorridente ma un po’ affaticato, in una giornata soleggiata ma comunque freddina, oltre a depositare il cesto di rose bianche e gialle ai piedi della statua dell’Immacolata ha rivolto alla Madonna una preghiera semplice e toccante, in cui ha ricordato soprattutto la «gente normale», quella che fatica per arrivare alla fine del mese, chi magari ha perso il lavoro e non riesce a trovare un impiego dignitoso, quanti sono emarginati e dimenticati, a cominciare dai bambini e dai malati: «O Maria, Madre nostra
Immacolata, nel giorno della tua festa vengo a te, e non vengo solo – ha detto Francesco -. Porto con me tutti coloro che il tuo Figlio mi ha affidato, in questa città di Roma e nel mondo intero, perché tu li benedica e li salvi dai pericoli. Ti porto, Madre, i bambini, specialmente quelli soli, abbandonati, e che per questo vengono ingannati e sfruttati. Ti porto, Madre, le famiglie, che mandano avanti la vita e la società con il loro impegno quotidiano e nascosto; in modo particolare le famiglie che fanno più fatica per tanti problemi interni ed esterni».

«Ti porto, Madre, tutti i lavoratori, uomini e donne, e ti affido soprattutto chi, per necessità, si sforza di svolgere un lavoro indegno e chi il lavoro l’ha perso o non riesce a trovarlo. Abbiamo bisogno del tuo sguardo immacolato, per ritrovare la capacità di guardare le persone e le cose con rispetto e riconoscenza, senza interessi egoistici o ipocrisie. Abbiamo bisogno del tuo cuore immacolato, per amare in maniera gratuita, senza secondi fini ma cercando il bene dell’altro, con semplicità e sincerità, rinunciando a maschere e trucchi. Abbiamo bisogno delle tue mani immacolate, per accarezzare con tenerezza, per toccare la carne di Gesù nei fratelli poveri, malati, disprezzati, per rialzare chi è caduto e sostenere chi vacilla. Abbiamo bisogno dei tuoi piedi immacolati, per andare incontro a chi non sa fare il primo passo, per camminare sui sentieri di chi è smarrito, per andare a trovare le persone sole. Ti ringraziamo, o Madre, perché mostrandoti a noi libera da ogni macchia di peccato, tu ci ricordi che prima di tutto c’è la grazia di Dio, c’è l’amore di Gesù Cristo che ha dato la vita per noi, c’è la forza dello Spirito Santo che tutto rinnova. Fa’ – ha concluso il Papa – che non cediamo allo scoraggiamento, ma, confidando nel tuo costante aiuto, ci impegniamo a fondo per rinnovare noi stessi, questa Città e il mondo intero. Prega per noi, Santa Madre di Dio!».

Poi, dopo aver ascoltato il canto mariano «Tota pulchra» ed aver salutato il prefetto di Propaganda Fide, il cardinale Fernando Filoni, unico porporato presente in piazza oltre a Vallini, e alcuni vescovi, il Papa si è congedato dal sindaco Raggi e ha salutato uno a uno i circa 100 disabili che hanno assistito alla preghiera accompagnati dai volontari dell’Unitalsi. Tra i presenti anche il presidente della Regione Zingaretti. Poi il Pontefice si è recato in forma strettamente privata a Santa Maria Maggiore per rendere omaggio e pregare davanti all’immagine Salus Populi Romani, tanto cara a Francesco che si reca a visitarla prima e dopo ogni viaggio apostolico.

«Con il Papa è andata bene, abbiamo scambiato due chiacchiere e siamo tutti molto attenti a quello che succede in città», ha commentato il sindaco Raggi, che era accompagnata dagli assessori Meleo e Bergamo e ha deposto a sua volta l’omaggio floreale del Campidoglio ai piedi della statua della Madonna. «Ognuno lavora per il bene comune e ci sono tanti progetti da sviluppare insieme, con particolare attenzione alle persone più fragili della società», ha  aggiunto. «L’impegno che dobbiamo mettere per contrastare questo  fenomeno sarà ancora più grande», ha concluso.

 

9 dicembre 2016