Sud Sudan: «Si rischia il genocidio»

Lo afferma la Coalition of Advocates for South Sudan, la principale associazione della diaspora sud-sudanese: «Si semina propaganda e odio»

Lo afferma la Coalition of Advocates for South Sudan, la principale associazione della diaspora sud-sudanese: «Si semina propaganda e odio» 

In Sud Sudan il rischio di genocidio è reale e occorre fare di tutto per impedirlo, afferma la Coalition of Advocates for South Sudan (Cass), un’associazione di diversi gruppi e organizzazioni della diaspora sud-sudanese che vivono negli Stati Uniti. La Cass ha lanciato un appello all’Unione Africana e all’Igad (la comunità di sviluppo dei Paesi dell’Africa orientale, alla quale appartiene il Sud Sudan) perché intervengano nella crisi sud-sudanese, nata dallo scontro tra il Presidente Salva Kiir e l’ex Vice Presidente Riek Machar.

«Le azioni degli attori del
conflitto sud-sudanese hanno prodotto un risultato che accresce la possibilità di un genocidio come dimostrato dal recente aumento degli attacchi a sfondo etnico nel Paese» afferma un comunicato giunto a Fides. «Le comunità focalizzate etnicamente fanno ricorso crescente ai social media per seminare la propaganda d’odio. La retorica politica sta incitando alla violenza e all’animosità in un momento nel quale invece c’è un disperato bisogno della capacità di costruire intese. Tutto sta a indicare che la minaccia del genocidio cresce di giorno in giorno».

Fonti locali hanno più volte ribadito all’Agenzia Fides il rischio di genocidio in Sud Sudan, mentre la Chiesa cattolica e le altre comunità cristiane moltiplicano gli sforzi per cercare di disinnescare le tensioni e cercare la via della pace.

 

7 novembre 2016