Aleppo, fallita la tregua

Lo stop alle armi decretato per il 4 novembre finito con gli spari sui civili in fuga dai quartieri in mano ai ribelli. Nell’ultima settimana colpite anche le scuole

Lo stop alle armi decretato per il 4 novembre finito con gli spari sui civili in fuga dai quartieri in mano ai ribelli. Nell’ultima settimana colpite anche le scuole

Esercito siriano e forze militari russe avevano annunciato per venerdì 4 novembre una tregua per Aleppo. L’obiettivo: consentire ai civili della parte est della città, in mano ai miliziani ribelli, di uscire finalmente dalle aree sotto assedio. Tregua che si è risolta però con un fallimento: «Alcuni civili – riferisce all’Agenzia Fides l’arcivescovo maronita Joseph Tobij, alla guida dell’arcieparchia maronita della città martire siriana – volevano uscire ma hanno sparato su di loro e così il loro desiderio non si è potuto realizzare».

Quasi 90, riferisce il presule, le vittime dell’offensiva lanciata da ribelli e jihadisti contro i quartieri controllati dall’esercito siriano nell’ultima settimana. «Lanci di mortaio a tutto spiano hanno colpito anche scuole. Gli abitanti sono di nuovo terrorizzati. Quelli che abitano nelle zone di Hamadaniye e ad Halab al Jadida hanno lasciato le proprie abitazioni». Migliaia le famiglie costrette a sfollare verso aree più sicure.

7 novembre 2016