Baobab, i migranti al Campidoglio: «Roma, come l’Europa, alza muri»

Protesta davanti al Comune dei ragazzi sgomberati da via Cupa, oggi ospitati sotto i portici di San Lorenzo al Verano. «La notte fa freddo»

Protesta davanti al Comune di Roma dei ragazzi sgomberati dall’ex centro di via Cupa. Oggi ospitati sotto i portici di San Lorenzo al Verano. «La notte fa freddo»

«La notte fa freddo, dormiamo per terra, dividendoci una coperta. Prima almeno avevamo una tenda, ora possiamo ripararci solo sotto i portici della chiesa». Hbabzei ha 20 anni e viene dall’Eritrea. Dopo un viaggio iniziato mesi fa è arrivato dalla Libia in Sicilia. E poi ha proseguito il viaggio verso Roma sognando di arrivare un giorno in Inghilterra, dove vivono i suoi amici e alcuni suoi parenti. In queste ultime settimane è stato accolto in via Cupa, davanti all’ex centro Baobab,  ma una settimana fa, quando l’accampamento è stato nuovamente sgomberato, si è trovato senza un posto dove stare. Ora insieme ad altre ottanta persone ha trovato riparo nella basilica di San Lorenzo al Verano, grazie alla generosità di don Armando.

«È l’unico che ci ha aperto le porte – racconta il ragazzo -: ci può offrire riparo solo sotto il portico della chiesa, ma almeno non ci lascia nel parcheggio della stazione». Anche Halas, 22 anni, eritreo, fa parte del gruppo dei ragazzi sgomberati da via Cupa. «Ora viviamo in strada ma senza l’assistenza di associazioni e volontari. Siamo stati lasciati soli, abbandonati – spiega -. La notte fa sempre più freddo e il tempo continuerà a peggiorare. Abbiamo bisogno di un’accoglienza degna, almeno fino a quando non potremo andarcene in un altro Paese. Qui non vogliamo restare».

I migranti hanno portato ieri, 11 ottobre, la loro protesta in Campidoglio, nelle stesse ore in cui si svolgeva il Consiglio straordinario sulla situazione dell’ex centro di via Cupa. Sono saliti sulla scalinata di fronte l’aula Giulio Cesare esponendo lo striscione “We are not dangerous, we are in danger” (Non siamo pericolosi, siamo in pericolo). «“Non ci aspettavamo questa situazione a Roma – aggiunge un altro dei migranti, che preferisce restare anomino -. Roma come il resto dell’Europa preferisce non darci aiuto ma creare un muro. Non so se oggi avremo delle risposte dal Comune ma di certo posso dire che quello che è successo ha solo peggiorato la situazione. Al Baobab avevamo trovato non solo assistenza ma anche degli amici. Ora siamo stati messi per strada senza nessuna soluzione alternativa. Non sappiamo che fare».

Baobab presidio Campidoglio 2

In piazza c’erano anche alcuni dei volontari di Baobab experience: «Roma è l’unica capitale europea che non sa trovare una soluzione per i migranti in transito – sottolinea Andrea Costa -. A tutti i livelli le istituzioni non sono in grado di rispondere a questa situazione. È davvero scandaloso». «Non è accettabile che a Roma si faccia uno sgombero senza proporre alcuna alternativa – aggiunge un’altra volontaria, Erika Santalucia -. Questi ragazzi ora sono destinati a dormire in strada, alcuni di loro sono stati anche picchiati, se non fosse per padre Armando non avrebbero alcun riparo».

12 ottobre 2016