Shimon Peres, protagonista della pace
Lo statista, ex presidente di Israle, Nobel per la pace con Rabin e Arafat per gli accordi di Oslo nel 1993, deceduto a 93 anni in seguito a un ictus
«Con Shimon Peres scompare uno degli uomini che più ha segnato la storia del ventesimo e del ventunesimo secolo. Del moderno Stato di Israele è stato uno dei padri fondatori, una delle figure che maggiormente ne ha plasmato la storia, l’identità e la visione. Ma globali, nel solco di quell’impegno, sono stati il suo coraggio e il suo messaggio di fratellanza e amicizia tra i popoli. Un messaggio veicolato universalmente grazie a qualità e sensibilità fuori dal comune». La presidente dell’Unione delle comunità ebraiche in Italia Noemi Di Segni ricorda così lo statista alla guida dello Stato di Israele dal 2007 al 2014, scomparso nella notte tra il 27 e il 28 settembre all’età di 93 anni, a Tel Aviv, in seguito a un ictus che lo aeva colpito due settimane fa.
Per Di Segni, le testimonianze di cordoglio in arrivo da tutto il mondo sono «testimonianza tangibile dell’incisività del suo lavoro»: ricordi e testimonianze che descrivono «l’intero arco di una vita straordinaria, segnata da grandi incontri ma anche da grandi complessità, e giustamente premiata con il Nobel per la Pace». Riconoscimento, quest’ultimo, del quale Peres fu insignito nel 1993, quando era responsabile della politica estera israeliana, con l’allora premier Yitzhak Rabin e il presidente palestinese Yasser Arafat, per gli accordi di Oslo. La presidente dell’Unione delle comunità ebraiche in Italia ricorda anche il suo modo di intendere l’incarico di presidente dello Stato di Israele come riferimento di un’intera società, impegno «ancora più arduo» se si tratta di rappresentare una società tanto «complessa e ricca di idee e di umanità» come quella di Israele. «Gli ebrei italiani e l’umanità intera – conclude – piangono Shimon Peres: uomo di cultura, dialogo, coraggio, larga visione. Sia il suo insegnamento tramandato di generazione in generazione e il suo ricordo di benedizione per noi tutti».