Sorrentino ha ricordato che 30 anni fa «il mondo era alle prese con una guerra fredda ed una pace da difendere tra arsenali nucleari contrapposti. Oggi ci troviamo di fronte a quella che Papa Francesco ha definito una terza guerra mondiale a pezzi in cui si fa fatica a capire in quale direzione sta andando il nostro mondo. È in questa situazione che emerge in tutta la sua forza l’intuizione di Giovanni Paolo II di invocare per la pace la forza della preghiera». Ad Assisi allora i responsabili delle religioni, gli uomini della cultura e del mondo della politica guarderanno la realtà ma lo faranno «con lo sguardo e il cuore della speranza», perché «i conti della storia – ha continuato il vescovo – non si fanno solo sulla narrazione dei tempi né sulle cronache degli eventi ma sul cuore degli uomini».

Nello stile proprio di questi incontri, nessuno spazio al sincretismo. Cristiani, ebrei e musulmani, ha spiegato padre Fortunato dando le “coordinate” secondo le quali si svolgerà martedì pomeriggio la “Preghiera per la pace” alla presenza di papa Francesco, si ritroveranno tutti nel Sacro Convento ma pregheranno in luoghi diversi. I cristiani si daranno appuntamento nella Basilica inferiore per una celebrazione ecumenica presieduta dal Papa, dal Patriarca ecumenico Bartolomeo, dal patriarca siro-ortodosso Efrem II, dall’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e dal pastore Olav Tveit del Consiglio mondiale delle Chiese. L’appuntamento per i rappresentanti musulmani sarà invece all’Istituto teologico mentre gli ebrei si ritroveranno nell’aula Frate Elia. Alla fine della preghiera, i partecipanti scenderanno per strada dove in processione arriveranno al palco per la Cerimonia conclusiva alla presenza di Francesco. Ci saranno vari interventi, un momento di silenzio in memoria delle vittime delle guerre e del terrorismo, la lettura dell’Appello per la Pace 2016 e lo scambio finale della pace.

Francesco, ha rivelato Impagliazzo, arriverà ad Assisi nella mattinata e pranzerà con tutti gli ospiti presenti all’incontro nel grande refettorio del Sacro Convento. Al pranzo parteciperanno anche un gruppo di 25 rifugiati: 10 provenienti dal Cara di Roma; 10 tra quelli arrivati in Italia grazie al progetto dei corridoio umanitari e 5 ospiti della Caritas di Assisi. Nel corso dello stesso pranzo, veranno anche festeggiati i 25 anni di Patriarcato del Patriarca ecumenico Bartolomeo I.

13 settembre 2016