Fism a convegno sui temi della misericordia e del creato

Nella XLI assise, la Federazione delle scuole materne ha legato insieme le tematiche della Laudato si’ e quelle del Giubileo straordinario

Nella XLI assise, la Federazione delle scuole materne ha legato insieme le tematiche della Laudato si’ e quelle del Giubileo straordinario

«Riconciliarsi con l’uomo e con la natura» è possibile anche nella scuola dell’infanzia. Di questo si è occupata la Fism Roma, Federazione italiana scuole materne, nel 41esimo convegno di studio promosso il 2 e 3 settembre nella Capitale. La due giorni, svoltasi all’Istituto Gesù Maria in via Flaminia Vecchia, ha raccolto le adesioni di oltre 300 tra insegnanti e coordinatori della scuola dell’infanzia provenienti non solo dalla provincia di Roma ma anche dal Lazio e da altre regioni. «In questo Anno Santo della Misericordia – spiega Antonio Trani, presidente Fism Roma – abbiamo cercato di introdurre questo tipo di concetti presso gli operatori. L’obiettivo è quello di farglieli interiorizzare affinché possano poi trasferirli con la loro professionalità e creatività nell’educazione quotidiana che svolgono nelle scuole».

Dai temi della natura e della fame intellettuale fino a quelli della misericordia e del perdono, affrontati dal punto di vista antropologico, pedagogico e didattico, con l’indicazione delle azioni da promuovere a scuola affinché questi comportamenti diventino patrimonio del bambino. Su tutto questo hanno relazionato esperti del calibro di Nicola Paparella, professore di Pedagogia dell’infanzia alla facoltà di Scienze umanistiche dell’Università Telematica Pegaso. «Il convegno – racconta quest’ultimo – voleva riprendere e legare insieme i temi della Laudato Si’ e dell’Anno Santo della Misericordia. Abbiamo parlato della protezione e valorizzazione del creato, della necessità di evitare lo spreco, dell’educazione del bambino al rispetto della natura e delle cose del mondo». Tematiche pienamente in linea con il messaggio «Usiamo misericordia verso la nostra casa comune» diramato a sorpresa da Papa Francesco alla vigilia del convegno, in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato.

«Nella preparazione dei materiali didattici – osserva ancora Paparella – noi non ci eravamo spinti fino al punto di considerare lo spreco “un peccato da confessare”. Però avevamo ricordato il dibattito in corso in Francia per considerare lo spreco, e dunque l’insulto alla natura, un reato. Il Papa è stato più chiaro e realista».

7 settembre 2016