Nizza, Azione Cattolica: «Libertà e diritti più forti di loro»

Condanna da parte della Tavola della Pace con l’invito a partecipare alla marcia Perugia Assisi il 9 ottobre. La preghiera della Porziuncola

Condanna da parte della Tavola della Pace con l’invito a partecipare alla marcia Perugia Assisi il 9 ottobre. La preghiera della Porziuncola 

«La follia terrorista e omicida è tornata a colpire. Non importa che siano organizzati militarmente o che siano più o meno lupi solitari. Ciò che abbiamo costruito nel corso dei secoli, la nostra civiltà il nostro convivere pacificamente nel rispetto di tutti, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinione politica, condizioni personali e sociali, per questi fanatici dell’odio è da abbattere con ogni mezzo». È quanto si legge in una nota dell’Azione Cattolica a commento dell’attentato di Nizza.

«Ciò che dobbiamo fare – prosegue
l’Ac – è restare saldi e uniti. Non lasciarci travolgere dalla rassegnazione, né dalla sete di vendetta che ci metterebbe solo al loro livello. Dobbiamo confidare nella certezza che non vinceranno, che siamo più forti di loro. Che le nostre armi sono più potenti delle loro. Si chiamano libertà, diritti, democrazia e pace».

Condanna espressa anche da Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace: «Non permettiamo che la violenza ammutolisca il nostro cuore. Non permettiamo che la violenza generi altra violenza.  Non permettiamo che la follia alimenti l’intolleranza, la paura dell’altro, il razzismo, l’islamofobia, la radicalizzazione, la chiusura, l’isolamento, la cattiveria».

«Dobbiamo reagire interrogando
noi stessi e ripensando il nostro modo di vivere, di fare società, di guardare al mondo. Una “normalità” in cui tutti i giorni si fanno stragi di vite umane è uno schifo che non possiamo accettare». L’invito di Lotti è a partecipare alla Marcia della Pace e della Responsabilità del 9 ottobre, da Perugia ad Assisi: «Quando persone motivate si uniscono, anche un piccolo gesto può avere un grande effetto».

Un invito alla preghiera è arrivato
dai Frati Minori di Assisi: «Imploriamo misericordia e pace, per i vivi e per i defunti, con l’auspicio che i responsabili della cosa pubblica possano comprendere l’oggettiva gravità della situazione e operino perché abbia fine questa ‘strage’ di innocenti». Padre Antonio Lanzi, che da anni vive e opera nei due quartieri della città di Nizza, Cimiez e Vallon des Fleurs, e a Falicon, paese dell’entroterra nizzardo, risponde così al ministro provinciale, padre Claudio Durighetto, che li ha contattati in seguito ai fatti di questa notte: «Chiediamo la preghiera per la Francia e ora anche per la nostra città ferita dall’odio e dalla violenza che, in qualsiasi momento (ne parliamo spesso) sentiamo molto vicino e che può arrivare anche al nostro Monastère».

«Noi continuiamo a servire il Signore qui, dove ci ha messi, nella calma serena e nella pace fiduciosa di Cristo risorto, già vittorioso su tutto il male del mondo. Certo sarà difficile fare l’omelia in questi giorni tenuto conto che questo problema, molto franco-francese, innesta ancora di più un conflitto sociale già tesissimo qui in Francia e ormai insopportabile.Ora preghiamo per le vittime, e la pietà per i morti innocenti ci fa vedere che Cristo consolerà il suo popolo tanta é la sete di ricerca e di speranza in questo Paese per trovare di nuovo il cammino della pace e della Fede».

 

15 luglio 2016