Il Papa annuncia il viaggio in Georgia e Azerbaigian

Ha accolto l’invito a visitare i due Paesi per «valorizzare le antiche radici cristiane e incoraggiare le speranze e i sentieri di pace»

Ha accolto l’invito a visitare i due Paesi per «valorizzare le antiche radici cristiane e incoraggiare le speranze e i sentieri di pace»

«Nei giorni scorsi il Signore mi ha concesso di visitare l’Armenia, la prima nazione ad avere abbracciato il cristianesimo, all’inizio del quarto secolo», ha detto oggi il Papa nella seconda parte dell’udienza giubilare in piazza San Pietro. «Un popolo che, nel corso della sua lunga storia, ha testimoniato la fede cristiana col martirio. Rendo grazie a Dio per questo viaggio, e sono vivamente grato al presidente della Repubblica armena, al Catholicos Karekin II, al patriarca e ai vescovi cattolici, e all’intero popolo armeno per avermi accolto come pellegrino di fraternità e di pace».

«Fra tre mesi – ha aggiunto – compirò, a Dio piacendo, un altro viaggio in Georgia e Azerbaigian, altri due Paesi della regione caucasica. Ho accolto l’invito a visitare questi Paesi per un duplice motivo: da una parte valorizzare le antiche radici cristiane presenti in quelle terre – sempre in spirito di dialogo e con le altre religioni e culture – e dall’altra incoraggiare speranze e sentieri di pace. La storia ci insegna che il cammino della pace richiede una grande tenacia e dei continui passi, cominciando da quelli piccoli e man mano facendoli crescere, andando l’uno incontro all’altro».

Di qui l’auspicio che «tutti e ciascuno diano il proprio contributo per la pace e la riconciliazione». Come cristiani «siamo chiamati a rafforzare tra noi la comunione fraterna, per rendere testimonianza al Vangelo di Cristo e per essere lievito di una società più giusta e solidale. Per questo tutta la visita è stata condivisa con il supremo patriarca della Chiesa apostolica armena, il quale mi ha fraternamente ospitato per tre giorni nella sua casa».

 

30 giugno 2016