È arrivato a Creta ieri, mercoledì 15 giugno, il patriarca ecumenico Bartolomeo I, per dare inizio al Concilio pan-ortodosso. E ha espresso la sua «gioia per il compimento della nostra missione storica», sollecitando la Chiesa ortodossa in tutto il mondo a unirsi a lui. Il Concilio, ha detto, è «la nostra sacra missione». Una gioia, però, offuscata dalla decisione di alcune Chiese di non partecipare. A questo proposito Bartolomeo ha evidenziato che «la responsabilità per la loro decisione spetta a quelle stesse Chiese e ai loro primati». Appena 5 mesi fa infatti, ha ricordato, alla Sinassi dei primati ortodossi a Ginevra «abbiamo preso una decisione e l’abbiamo sottoscritta: venire a Creta nel mese di giugno, chiamati da una visione che sta a cuore a tutte le nostre Chiese da anni, dichiarare e proclamare l’unità della nostra Chiesa ortodossa, ed esaminare e raggiungere una risoluzione comune dei problemi che sono d’interesse per il mondo ortodosso».

Quindi, ancora un appello: «Non è troppo tardi per quelle Chiese riconsiderare la loro decisione di non partecipare». A riportarlo, un comunicato del Patriarcato ecumenico diramato da Creta. L’invito è chiaro: «Anche all’ultimo momento, onorare le loro firme e venire a Creta, dove, insieme con la gioia del compimento della nostra missione storica, avremo anche la gioia di essere partecipi dell’ospitalità e della nobiltà di tutti i cretesi, dal più anziano tra loro al bambino più piccolo».

Previsti entro la giornata di oggi, giovedì 16 giugno, gli arrivi dei appresentanti delle Chiese di Repubblica Ceca, Serbia, Cipro, Romania, Polonia, Albania, Grecia, Gerusalemme. Intanto a quanti hanno lavorato «con zelo, abnegazione e grande volontà» alla realizzazione del Concilio è andato il ringraziamento del patriarca ecumenico.

16 giugno 2016