Per i ragazzi, un campo estivo verso la Gmg

Iniziativa della Pastorale giovanile a luglio a Nocera Umbra, prologo alle giornate di Cracovia. Magnotta: formazione degli animatori nelle prefetture

L’iniziativa della Pastorale giovanile a luglio a Nocera Umbra, prologo alle giornate di Cracovia. Don Magnotta: formazione degli animatori nelle prefetture

È luglio, quest’anno, il mese della pastorale giovanile. Il grande appuntamento della Giornata mondiale della gioventù di Cracovia, dal 26 al 31, non sarà altro che il punto di arrivo e di ripartenza per un cammino che inizia in diocesi e in essa segna la sua naturale prosecuzione. Ne è convinto don Antonio Magnotta, incaricato diocesano del Servizio per la pastorale giovanile, che invita gli adolescenti di Roma al grande campo estivo che si terrà dal 6 al 10 luglio. «Prima della Gmg, per la quale partiranno oltre mille ragazzi di circa 50 parrocchie romane, abbiamo voluto coinvolgere i nostri adolescenti in un’esperienza di condivisione e formazione, di divertimento e di preghiera, che si terrà a Nocera Umbra». C’è ancora tempo per le iscrizioni (basta chiamare lo 06.69886574 o scrivere a donantonio.m@tiscali.it).

«Organizzando il campo – riferisce il sacerdote – abbiamo pensato di venire incontro alle parrocchie che da sole non avrebbero potuto organizzare nessuna esperienza estiva, o per il numero esiguo di ragazzi o perché hanno pochi animatori». Sulla scia della positiva esperienza dell’anno scorso, ci sarà una doppia proposta; una dedicata alla fascia d’età 12-15 anni e l’altra per i 16-18. «Ci guiderà la figura di Tobia per riflettere sul tema della relazione e soprattutto dell’affettività, argomenti delicati per la fascia d’età a cui ci rivolgiamo». Il campo è stato preparato anche grazie all’impegno dei vice parroci e degli animatori che hanno stilato proposte e spunti di riflessione.

«Teniamo molto alla figura degli animatori», continua don Magnotta, che sin dal suo arrivo alla pastorale diocesana giovanile ha puntato molto sulla formazione dei giovani che si pongono a servizio dei coetanei. In questa direzione si è mossa, da novembre ad aprile scorsi, la prima esperienza di formazione per gli animatori di adolescenti in 12 prefetture della diocesi. Il tema degli incontri è stato quello dei «Linguaggi dell’annuncio», spinti dalla volontà di voler «far riflettere gli animatori sugli strumenti e sui modi di rapportarsi, attraverso la comunicazione, agli adolescenti servendosi dei linguaggi della catechesi: quello biblico, l’esperienziale e quello liturgico». Tre incontri che non hanno avuto niente a che fare con «lezioni di tipo frontale, con una dinamica docente/discente», quanto piuttosto con la «condivisione di esperienze e acquisizione di approcci, anche innovativi, per accostarci a un’età tanto delicata».

Un lavoro incentrato, quindi, su laboratori «dai quali è emersa anche la possibilità di appropriarci dei nuovi linguaggi, usati dai più piccoli, per diffondere la Parola; perché no, anche attraverso Whatsapp», la celebre applicazione di messaggistica ormai presente su quasi tutti gli smartphone. Laboratori nati con un doppio scopo: «Dare un contenuto e arricchire il percorso formativo, ma anche accogliere idee per poterle replicare con i ragazzi». L’esperienza sarà ripresa anche l’anno prossimo in altre prefetture della diocesi. «L’idea è quella di offrire – conclude don Magnotta – una formazione attenta al linguaggio, al confronto e all’identità dell’animatore, in modo tale da poter poi approfondire in modo efficace, tramite questi elementi, la conoscenza del mondo degli adolescenti».

6 giugno 2016